Cultura

27 nov 2025
Pasolini

"Pasolini Festival", domani si parte con l'inaugurazione e con l'appuntamento dedicato all'adolescenza del grande intellettuale a Cremona

Cremona sta per tuffarsi nel weekend del Pasolini Festival. Il 28, 29 e 30 novembre, grazie alla collaborazione tra la Società dei Militi e il Comune di Cremona, la città sarà disseminata di incontri, spettacoli, performance, dibattiti per esplorare la figura del poeta, regista e intellettuale. Tutti questi momenti saranno ad ingresso libero e gratuito e coinvolgeranno studiosi, scrittori, giornalisti e giovani di realtà associative. 

Domani, venerdì 28 novembre si aprono ufficialmente le danze.

INAUGURAZIONE UFFICIALE DEL FESTIVAL


Quando e Dove? Venerdì 28 alle ore 21, nella Sala Maffei della Camera di Commercio, interverrà Guido Damini, storico cremonese e speaker radiofonico. 

L’inaugurazione ufficiale del Festival sarà animata da Guido Damini che presenterà lo spettacolo inedito “L’inizio della fine. Pasolini e il ’68”, ideato appositamente per il Festival.

L’incontro verterà sul rapporto tra Pasolini e quel periodo storico, un rapporto segnato da una profonda ambivalenza: riconosce l’impeto delle lotte sociali ma ne critica il modus operandi, soprattutto dal lato studentesco. «Avete facce di figli di papà» – scrive Pasolini ai giovani del ’68. Non li odia, li vuole provocare. 

Li invita a guardarsi allo specchio, a scoprire che la loro ribellione rischia di essere solo un’altra moda borghese. Un grido non contro la protesta ma contro una finta rivoluzione. Si metteranno in luce anche le conseguenze e le ripercussioni di quel periodo storico nel mondo di oggi: “Chi sono i figli di papà del nostro tempo? Che forma adesso il conformismo? Cosa resta davvero della rivoluzione?”.

Lo spettacolo sarà anche occasione per Damini di presentare il suo nuovo libro “Quasi Sapiens. Dalla scimmia a Trump. Come l’umanità se l’è cavata in 100 cenni storici”. La sua ultima fatica, pubblicata il 18 novembre, riprede il format dal suo podcast di successo “Cenni storici per fare lo splendido”, in cui lo storico si immola in una cavalcata folle nella storia mondiale, raccontandone dettagli, ai più, sconosciuti. 

L’ADOLESCENZA DI PASOLINI A CREMONA


Quando e dove? Venerdì 28 alle ore 18, nel Salone della Società Filodrammatica

Chi interverrà? Alessandro Gnocchi, caporedattore di Cultura e Spettacoli de Il Giornale e autore del libro “PPP. Le piccole patrie di Pasolini” 

Il primo appuntamento del Festival sarà “Pier Paolo il Cremonese”, dedicato agli anni di Pasolini nella città del Torrazzo. A raccontarci questo periodo, Alessandro Gnocchi, caporedattore di Cultura e Spettacoli de Il Giornale e autore del libro “PPP. Le piccole patrie di Pasolini”.

Il lavoro di Gnocchi ripercorre in maniera approfondita la vita del poeta lasciandoci ricchi riferimenti alla storia e alla storia della cultura: dalle radici più profonde ai cambiamenti più drastici. Gnocchi individua tre patrie associabili alla formazione delle anime pasoliniane: Cremona, Bologna e Casarsa.

Tra il 1933 e il 1935, come noto, Pasolini visse a Cremona con la famiglia, nell’edificio all’angolo tra via XI Febbraio e via Platina, frequentando il ginnasio nell’odierno Liceo Manin. Qui l’intellettuale trascorre l’adolescenza e contribuisce alla sua crescita artistica. Di quei brevi anni Pasolini scrisse in Operetta Marina: «Cremona era la prima città che vedevo e mi sembrò una metropoli».

redaz.

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