Attualità
14 lug 2025
Bilancio, il piatto piange. Il Comune fa appello all'opposizione: "È il momento di unire le forze, superando le divisioni politiche, per dialogare con il governo"
Un po' come ha fatto il sindaco Andrea Virgilio a suo tempo sul tema della sicurezza: il presidente della Commissione Bilancio, Daniele Bonali (Pd), fa appello all'opposizione al fine di unire le forze contro le difficoltà economiche che gli enti locali si trovano ad affrontare.
“È giunto il momento di unire le forze, superando le divisioni politiche, per ribadire con fermezza la nostra richiesta di maggiore autonomia e sostegno da parte del governo centrale. Aiutate la vostra città di nascita o di acquisizione”.
Così Bonali, oggi pomeriggio, durante il confronto sul bilancio del Comune di Cremona, in particolare sulla “verifica degli equilibri generali del Bilancio di Previsione 2025-2027” e l'assestamento “generale del Bilancio di Previsione 2025-2027”.
Temi affrontati nei giorni scorsi in Commissione Bilancio e oggetto di un botta e risposta tra lo stesso Bonali e Marco Olzi, capogruppo di Fratelli d'Italia, che ha criticato i bassi investimenti sul fronte ambientale, su quello culturale e sulle politiche giovanili.
Proprio a Olzi si è rivolto inizialmente Bonali, precisando che "siamo a metà dell’anno, un momento cruciale per analizzare i dati di spesa e investimenti. È evidente che in alcuni settori ci troviamo ad attestare una spesa che ha già raggiunto il 50% circa delle risorse disponibili, parlo del settore cultura, dell'ambiente e delle politiche giovanili e sportive. Ciò significa che, qualora non si attui un cambio di rotta significativo, alla fine dell’anno si verificherà un utilizzo delle risorse rimanenti, e su questo non ci piove”.
Bonali ha quindi ribadito che “riconoscere le difficoltà del governo in ambito finanziario non è una debolezza, bensì un atto di responsabilità. Lo stesso governo Meloni ha sottolineato, con onestà, la criticità della situazione economica, evidenziando che dai rubinetti dello Stato i trasferimenti arrivano con il contagocce. Questo è un dato di fatto indiscutibile”.
Per il presidente della Commissione Bilancio “non possiamo ignorare l’assurdità di alcune scelte politiche nazionali, come il congelamento di consistenti somme dei comuni italiani, al fine di garantire la finanza pubblica tra il 2025 e il 2029. Questa manovra non solo risulta discutibile, ma mette in difficoltà gli enti locali, costretti a manovrare risorse sempre più ridotte per gestire le necessità quotidiane dei cittadini”.
Non a caso, ha aggiunto, “La realtà è che ci troviamo a dover fare i conti con dinamiche politiche imposte e calate dall’alto, alla faccia dell’autonomia delle Regioni e dei comuni di Calderoliana memoria, che non ci riguardano direttamente, ma che hanno un impatto significativo sulla nostra capacità di agire e di programmare”.
In questi mesi, ha proseguito, “abbiamo assistito a una proliferazione di investimenti non sempre giustificabili in ambiti strategici, come il riarma Italia o la non attuazione di alcuni PNRR, fondi che ritorneranno al mittente europeo. Se da un lato è fondamentale investire in infrastrutture e innovazione, dall'altro non possiamo permettere che i comuni anticipino capitali senza avere garanzia di restituzione. In questo senso, ci troviamo a dover sopportare il peso di anticipi che, seppur necessari, non garantiscono una pianificazione efficace delle nostre risorse”.
Da qui il richiamo all'unità rivolto all'opposizione: “Le lamentele che registriamo, sia a livello regionale che provinciale, e che attraversano comuni di diverso colore politico, non sono altro che un grido unanime: “Dateci i fondi che ci spettano e lasciateci lavorare!”. Siamo chiamati a lavorare per il nostro territorio, per i nostri cittadini, e non possiamo permettere che decisioni che travalicano le nostre competenze mettano a rischio l’equilibrio delle nostre finanze comunali. È giunto il momento di unire le forze, superando le divisioni politiche, per ribadire con fermezza la nostra richiesta di maggiore autonomia e sostegno da parte del governo centrale. Aiutate la vostra città di nascita o di acquisizione”.
“Ritengo necessario – ha quindi chiarito l'esponente del Pd – invitare ciascuno di noi, membri di questo Consiglio, a mantenere alta l’attenzione su quanto sta accadendo a livello nazionale e a farsi portavoce di questa istanza comune. Non siamo soli nella nostra battaglia; condividiamo le stesse preoccupazioni e la stessa urgenza di garantire al nostro Comune le risorse necessarie per soddisfare i bisogni dei nostri cittadini”.
“Cremona ha un’amministrazione forte e decisa – ha detto ancora Bonali –, capace di difendere i propri diritti e le proprie esigenze. Per questo, vi invitiamo a unirvi a noi in questa lotta, sostenendo una linea di raccordo tra il nostro Comune e i vertici istituzionali, affinché si ascoltino le nostre istanze e si intraprendano azioni concrete. Non è la prima volta che chiediamo questo aiuto per il bene della città, l’importante è farlo non a parole ma nella sostanza”.
In chiusura d'intervento, una citazione: “Concludo citando quel famoso brano del Vangelo della pagliuzza e della trave, vedete è inutile guardare la pagliuzza di tre settori che hanno speso a metà anno il 50% delle finanze previste quando la trave sta in un sistema economico nazionale, frutto di scelte politiche imposte, che stritola i comuni e li usa come monti di pietà che devono anticipare cassa sperando che poi qualche briciola di avanzo possa ricadere dalla tavola provvidenziale del munifico padrone”.
f.c.
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