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27 giu 2025
Cambiamento climatico, Cremona seconda in Italia. Dopo Roma, siamo la città più calda. Pianura Padana travolta dall'intensità delle piogge
Lo ha detto una classifica pubblicata da Il Sole 24 Ore tempo fa e lo conferma oggi, con un approfondimento, il Corriere della Sera. Tra le città italiane “maggiormente impattate dal cambiamento climatico” Cremona si classifica al secondo posto dopo Roma.
Di fatto, Cremona risulta essere la città italiana che negli ultimi cinquanta anni è stata maggiormente interessata dall'impatto dei cambiamenti climatici, seconda solo alla Capitale. Un dato tutt'altro che rassicurante, che vede la nostra città sul podio anche in questo ambito, dopo i primissimi posti per l'inquinamento ambientale. Ed è inutile aggiungere che cambiamento climatico e inquinamento vanno a braccetto.
Annota il Corriere: “A Roma negli anni Settanta del secolo scorso la temperatura media annua si attestava a 14,6 gradi, dagli anni Duemila è salita fino ad arrivare a 16,9 °C: quasi due gradi e mezzo in più in 50 anni sono un’enormità”.
I DATI DI CREMONA - Osservando invece i dati riferiti a Cremona, emerge un incremento di 3,4° negli ultimi cinquanta anni. Siamo infatti passati da una media estiva di 29° ai 32,3° della scorsa estate, con il picco massimo di 33° rilevato nel 2003. Importante è anche la variazione della temperatura massima estiva, che dal 1975 al 2025 ha registrato un +3,8° di variazione termica per crescere fino a 39,1° lo scorso anno rispetto ai 36,4° registrati nel 1975. Il tutto a fronte di temperature che dal 1975 al 2013 si sono assestate sopra i 40° soltanto in poche occasioni (1983, 2003 e 2013 appunto). Dal 2013 al 2019, infine, le temperature, ad anni alterni, hanno superato quota 40°.
E se Roma detiene il poco invidiabile record, è sufficiente guardare la mappa pubblicata dal Corriere per osservare il rosso cupo che caratterizza il Nord Italia e la Pianura Padana in particolare. E il grafico è accompagnato dalla dicitura: “Anomalia temperatura media annuale”.
Ma quali sono le ragioni di questa impennata? Le elenca al Corriere il meteorologo responsabile media de iLMeteo.it, Lorenzo Tedici, precisando “L’aumento della temperatura del mare. In estate la temperatura superficiale dell’acqua dei mari che circondano la nostra penisola si avvicina, e talora supera, i 30 gradi. Fino a non molti anni fa il mare svolgeva un’opera di mitigazione delle temperature, ora ne è divenuto un amplificatore".
Quali sono invece le città italiane dove negli ultimi cinquanta anni i cambiamenti climatici hanno inciso di meno? Dall'analisi del Corriere spicca L'Aquila. “Venezia – si legge poi – è al 13mo posto tra le città con il clima più stravolto, Torino è 20ma, Palermo un posto più sotto, Genova 31ma, Bari 33ma, Milano 35ma. Benino solo Bologna e Firenze alla 67ma e 69ma posizione, e Napoli all’81ma”.
PIOGGE INTENSE - Un altro dato rilevante che emerge dal rapporto è quello relativo alle piogge intense. "Se si considera la quantità di pioggia che cade durante l’anno – si legge sul Corriere –, non ci sono grande variazioni rispetto al XX secolo, eccetto negli anni di forte siccità come il 2022 nelle regioni nord-occidentali".
Spiega però Tedici: "La grande differenza è l’intensità delle piogge, concentrate in pochi giorni, se non in poche ore, quindi molto più devastanti con il dramma delle alluvioni lampo in zone circoscritte e poco prevedibili, specie nelle regioni del Nord dove il calore intrappolato nella pianura padana scatena, a contatto con masse d’aria più fresca, nubifragi e grandinate originate dalle cosiddette supercelle temporalesche. Il dato dell’intensità della pioggia è una delle novità che abbiamo inserito nel rapporto di quest’anno. Anche l’intensità delle piogge è un tema legato al riscaldamento globale, che fa aumentare l’evaporazione dell’acqua dai mari".
LE CITTA' PIU' ROVENTI - Tornando alla classifica delle città italiane maggiormente impattate dal cambiamento climatico, dopo Roma e Cremona seguono Latina, Rovigo, Terni, Treviso, Caserta, Foggia. Per arrivare a un'altra città lombarda occorre scendere alla nona posizione, dove si colloca Mantova. La vicina Piacenza è “solo” al trentaduesimo posto, mentre Milano al trentacinquesimo.
Un dato allarmante, dunque, che vede ancora una volta come a Cremona il quadro climatico sia gravemente alterato sotto ogni punto di vista. E, soprattutto, come Cremona, anche restringendo il cerchio alle città del nord, sia sempre e comunque ai primissimi posti, si tratti di inquinamento o di cambiamento climatico.
In alto, foto di Gerd Altmann da Pixabay.
f.c.
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