Cultura

06 lug 2025
Umberto Bellintani

La "specificità padana" nella grande poesia italiana: il caso di Umberto Bellintani e quelle sue visite a Cremona, ospite di Video Onda Nord

C'è tutta una serie di poeti padani che, pur inserendosi per la loro personalità nell'alveo della grande poesia italiana, sono caratterizzati da una precisa fisionomia locale: penso a figure come Pavese, Bevilacqua, Bertolucci e Umberto Bellintani.

Voglio dire che si coglie in loro, pur nella ampiezza dei loro orizzonti culturali, una specificità padana, un modo tutto particolare di guardare al paesaggio, definito attraverso tratti iconici che rimandano a problematiche esistenziali.

Questo è ciò che definisce tale poesia rispetto a una vaga quanto diffusa rappresentazione folcloristica e provincialistica nel senso deteriore del termine; ed è quello che dovrebbe caratterizzare i progetti di una città come Cremona che aspira, e giustamente, ad una dimensione centrale, pur dal suo punto di vista locale, e che è pur sempre il fulcro di un orizzonte culturale medio-padano. 

E qui torna a punto il caso di Umberto Bellintani che ha frequentato, sia pure indirettamente Cremona ai tempi dei programmi culturali di Video Onda Nord del compianto Sandro Talamazzini durante gli anni Ottanta.

Ricordo una trasmissione in cui Bellintani, interrogato dal giornalista sull'identità dell'essere padani, aveva risposto con poche parole, in modo asciutto, come era nel suo carattere, facendo capire che per lui tale condizione esistenziale non aveva bisogno di grandi formulazioni ma di alcuni segni, situazioni, emblemi anche minimi della quotidianità. 

Bellintani, di San Benedetto Po, nato nel 1914, aveva esordito abbastanza tardi, nel 1953, con "Forse un viso tra mille" e poi si era distinto con una serie di pubblicazioni fino a "Tu che mi ascolti" del 1963. Poi, per più di trent'anni, a parte qualche apparizione sporadica, il nulla, finché nel 1998 pubblica una auto-antologia, "Nella grande pianura", seguita dalla plaquette "Canto autunnale", per poi morire nel 1999.

Per comprendere la peculiarità padana della poesia di Bellintani, leggiamo e stiamo attenti alle immagini di questa "Sera di Gorgo", apparsa nella suddetta antologia: Gorgo è la frazione di S.Benedetto, dove il poeta abitava.

"Sera di Gorgo"

Ancora opache innanzi a questa sera
ed umane.
Ora sono delle anime viola
le figure dintorno al carretto
di chi grida il bel rosso dell' anguria,
e l'asino è un'ombra che sogna
e mastica biada.

Là il cielo è un verde di giada;
una rondine vi si tuffa,
esce, si perde,
è quasi ora di accendere lanterne.

 

In alto, Umberto Bellintani: foto tratta dal sito ufficiale della "Biblioteca comunale Umberto Bellintani".

Vincenzo Montuori

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tutti gli articoli