Cultura

25 nov 2025
Pasolini

Tutto pronto per il "Pasolini Festival Cremona": si comincia il 28 con una serie di appuntamenti dedicati al grande scrittore e regista

Il Pasolini Festival Cremona è alle porte: il 28, 29 e 30 novembre Cremona accoglierà gli appuntamenti dedicati alla figura rivoluzionaria di Pier Paolo Pasolini in tutte le sue sfaccettature. Un Festival organizzato da giovani per i giovani. Ogni appuntamento sarà ad ingresso gratuito. 

L’apertura è fissata per venerdì 28 novembre alle ore 18, nel Salone della Società Filodrammatica, con l’incontro “Pier Paolo il Cremonese”, dedicato agli anni di Pasolini nella città del Torrazzo. A raccontarli sarà Alessandro Gnocchi, caporedattore di Cultura e Spettacoli de Il Giornale e autore del libro “PPP. Le piccole patrie di Pasolini”.

Tra il 1933 e il 1935, Pasolini visse a Cremona con la famiglia, nell’edificio all’angolo tra via XI Febbraio e via Platina, frequentando il ginnasio nell’odierno Liceo Manin. Di quei brevi anni Pasolini scrisse in Operetta Marina: «Cremona era la prima città che vedevo e mi sembrò una metropoli».

Le sorprese di venerdì 28 non sono finite perché: alle ore 21, nella Sala Maffei della Camera di Commercio, si terrà la vera e propria inaugurazione ufficiale del Festival con Guido Damini, storico e speaker radiofonico, che presenterà lo spettacolo inedito “L’inizio della fine. Pasolini e il ’68”, ideato appositamente per il Festival.

«Avete facce di figli di papà» – scrive Pasolini ai giovani del ’68. Non li odia, li vuole provocare. Li invita a guardarsi allo specchio, a scoprire che la loro ribellione rischia di essere solo un’altra moda borghese. Un grido non contro la protesta ma contro una finta rivoluzione.

Lo spettacolo sarà anche occasione per Damini di presentare il suo nuovo libro “Quasi Sapiens. Dalla scimmia a Trump. Come l’umanità se l’è cavata in 100 cenni storici”. La sua ultima fatica, pubblicata il 18 novembre, riprede il format dal suo podcast di successo “Cenni storici per fare lo splendido”, in cui lo storico si immola in una cavalcata folle nella storia mondiale, raccontandone dettagli, ai più, sconosciuti. 

La giornata di sabato 29 novembre si svolgerà interamente nelle sale di Palazzo Manna, grazie collaborazione con la Società Filarmonica Ruggero Manna. Il programma prevede due incontri interamente dedicati ai giovani e una mostra di meme curata dalla rivista Il Blast. 

Alle 17 si terrà l’incontro “Pasolini, l’Italia e noi”, un viaggio nell’Italia del Dopoguerra attraverso la biografia e le opere del poeta, toccando temi come industria, energia e geopolitica, con particolare attenzione a Petrolio, il suo romanzo incompiuto. Interverranno Federico Mosso, autore di “Ho ucciso Enrico Mattei” (Gog Edizioni, 2021), e Andrea Muratore, analista geopolitico e firma di InsideOver. 

Alle 18, il giovane scrittore e divulgatore Riccardo Pedicone (oltre 140mila follower su Instagram) sarà protagonista di un incontro speciale insieme ai ragazzi dell’associazione Spazio Noce. A partire da testi pasoliniani come il finale di Teorema, Pedicone proporrà una narrazione innovativa e immersiva dedicata a Pasolini e al suo pensiero.

“Perché leggiamo (Pasolini)” nasce dal desiderio di mettere in luce il bisogno contemporaneo di sviscerare le scritture di un autore visionario come Pasolini. 

Dulcis in fundo, domenica 30 novembre, alle 18, nel Salone della Filodrammatica, andrà in scena il “Processo a Pasolini”. Sul banco degli imputati, naturalmente, Pier Paolo Pasolini. L’accusa sarà sostenuta da Alfio Squillaci, autore di “Pasolini Addio” (Gog Edizioni, 2025); alla difesa l’avvocato cremonese Alessandro Zontini; giudice Francesca Morandi, giornalista del quotidiano La Provincia specializzata in cronaca giudiziaria.

Il pubblico, vera giuria popolare, potrà esprimere il proprio verdetto tramite una scheda consegnata all’ingresso dando vita ad un vero e proprio processo interattivo. Durante la sua vita, Pasolini è stato processato più di trenta volte. Sicuramente è tra gli intellettuali più inquisiti di sempre. Una vera e propria persecuzione giudiziaria culminata in un processo perenne, che non accenna a chiudersi neanche dopo la scomparsa...è giunta l’ora di un verdetto finale! 

Alle 21, nella stessa sala, la chiusura del Festival con la serata finale del concorso letterario “Parole in libertà”, quest’anno dedicato a Pasolini. Il concorso, rivolto ai giovani fino ai 35 anni, invita a ispirarsi a tre celebri frasi dell’autore. Durante la serata verranno letti gli elaborati finalisti e consegnati i premi in denaro offerti da Neovit Studentati, che l’organizzazione ringrazia insieme agli altri sostenitori del Festival.

La giuria sarà composta da: Filippo Raglio (presidente), Claudio Ardigò, Alessandro Zontini, Riccardo Pedicone, Silvia Andrea Russo e Francesco Paolo Truglia

Domenica 30 novembre si concluderà anche la rassegna collaterale al Pasolini Festival Cremona: “Pasolini al Ponchielli”. L’ultimo appuntamento sarà dedicato all’amore impossibile tra Pier Paolo Pasolini e Maria Callas. Alle ore 15, nel Foyer del Teatro Ponchielli andrà in scena “Cronaca di un amore. Pasolini e Maria Callas”. Si cercherà di ricostruire uno dei rapporti più intensi e misteriosi della vita di Pasolini: il legame umano e spirituale con Maria Callas, musa e protagonista di Medea. 

Il racconto di questa relazione avvolta nel dubbio e nell’incertezza verrà accompagnato dagli interventi del critico d’opera Alberto Mattioli e il compositore Davide Tramontano, moderati da Giulio Solzi Gaboardi

L’incontro sarà anche l’occasione per presentare la nuova opera lirica “Cronaca di un amore. Callas e Pasolini” realizzata su commissione di Fondazione Teatri Piacenza con il libretto di Alberto Mattioli e le musiche di Davide Tramontano che debutterà al Teatro Municipale di Piacenza il 27 marzo 2026, in prima mondiale. 

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redaz.

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