Attualità
30 giu 2025
Agrivoltaico e fotovoltaico, Piloni (Pd): "Sulle rinnovabili Governo e Regione sono in ritardo, priorità alle superfici non agricole"
"Avviare una pianificazione strategica e trasparente degli impianti agrivoltaici e fotovoltaici in Lombardia, subordinando ogni intervento sul suolo agricolo a valutazioni tecniche approfondite e garantendo il coinvolgimento attivo dei Comuni e delle comunità locali. Lo sviluppo delle rinnovabili, a partire dal fotovoltaico, deve dare priorità a superfici che non siano agricole": lo chiede il consigliere regionale del PD Matteo Piloni, che domani in aula consiliare presenterà una mozione con l'obiettivo di accelerare la pianificazione degli impianti FER, garantendo però la paesaggistica e agricola.
“Al centro del testo – spiega Piloni – c'è la richiesta che lo sviluppo degli impianti fotovoltaici e agrivoltaici avvenga dando priorità a tetti, capannoni, parcheggi, aree marginali e fasce lungo le infrastrutture lineari, escludendo il suolo agricolo, salvo in presenza di comprovate condizioni di compatibilità agronomica, economica e ambientale”.
“La nostra mozione – sottolinea – impegna Regione Lombardia a dotarsi finalmente di linee guida condivise per l'autorizzazione e la localizzazione degli impianti, a rafforzare il supporto tecnico agli enti locali, a promuovere lo sviluppo dell'agrivoltaico avanzato solo su superfici non agricole ea istituire un tavolo tecnico regionale permanente sulle fonti rinnovabili”.
"La transizione energetica è una priorità - dichiara - ma non può passare sulla testa dei territori, né compromettere la produttività agricola. Chiediamo una pianificazione fondata su criteri trasparenti, territorialmente bilanciati e coerente con la tutela del paesaggio e delle aree agricole di pregio".
"Governo e Regione sono in forte ritardo – denuncia il consigliere dem –. Le misure varate dal Governo nell'ambito delle politiche energetiche – dal decreto-legge 181/2023 (cosiddetto “decreto Energia") al decreto-legge 84/2024 sulle materie prime critiche, fino alla revisione degli incentivi – si sono dimostrate inadeguate, parziali e prive di una visione organica, lontane dagli obiettivi strategici del PNIEC e del programma europeo REPowerEU”.
“Nonostante la rilevanza strategica delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) – aggiunge Piloni – il Governo non ha ancora definito un quadro attuativo chiaro e sostenibile, limitandosi a provvedimenti frammentati e spesso incoerenti. E non va certo meglio sul piano regionale. Regione Lombardia ha adottato un approccio disomogeneo e poco incisivo: le CER attivate sono pochissime, non ci sono state nuove manifestazioni di interesse, né strumenti tecnici e finanziari per accompagnare i territori".
"Servono regole chiare e una programmazione seria - conclude Piloni -. La nostra mozione chiede anche garanzie fideiussorie per il ripristino ambientale dei siti e strumenti compensativi per i Comuni coinvolti. Il fotovoltaico deve essere un'opportunità, non l'ennesima emergenza generata dall'assenza di visione e di governo del territorio".
a.p.
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