Attualità

16 giu 2025
Aprica raccolta rifiuti foto tratta dal sito

L'opposizione convoca la Vigilanza sul "caso Aprica": "I servizi pubblici non si ereditano, si assegnano con trasparenza"

Dopo la risposta di oggi dell'assessore Simona Pasquali in Consiglio sul passaggio da AEM ad Aprica per la gestione dei rifiuti (qui l'articolo), il consigliere Alessandro Portesani (Novità a Cremona) prende posizione e chiede la convocazione della Commissione Vigilanza.

"Anche sulla gestione del servizio di igiene urbana e in particolare sul passaggio da AEM ad APRICA - osserva Portesani - ci troviamo davanti all'ennesimo pasticcio delle giunte di centro sinistra che dimostrano come al solito superficialità nell'affrontare partite di questa importanza che toccano questioni legali e di correttezza amministrativa". 

"Ma non solo - prosegue -: rischiano di mettere le mani in tasca ai cittadini cremonesi che, oramai persistenti, vedono lievitare le tariffe e sono così obbligati a sborsare più denaro. Un fatto inaccettabile nei confronti dei cremonesi. Purtroppo la risposta dell'Amministrazione comunale alla nostra interrogazione sulla gestione del servizio di igiene urbana conferma quanto temevamo: il passaggio da AEM ad APRICA, società del gruppo A2A, è avvenuto senza alcuna valutazione politica, senza controlli giuridici, e senza assunzione di responsabilità. Un fatto incredibile e sconcertante. Il Comune si è limitato a prendere atto di una fusione societaria, lasciando che un servizio pubblico essenziale venisse di fatto affidato a un soggetto non più sottoposto a controllo pubblico. È venuto meno il presupposto fondante che aveva giustificato l'affidamento diretto ad AEM nel 1999: l'essere società interamente controllata dal Comune di Cremona”.


A Portesani, si associano gli altri capigruppo dell'opposizione Paola Tacchini (Movimento Cinque Stelle), Jane Alquati (Lega), Andrea Carassai (Forza Italia) e Marco Olzi (Fratelli d'Italia).


"A nostro avviso - dichiarano - non è accettabile che un cambiamento così rilevante venga trattato come un automatismo tecnico, senza approfondimenti, senza atti formali, senza verifiche legali, senza trasparenza. La nostra posizione è chiara: la gestione dei servizi pubblici locali richiede controllo, indirizzo, responsabilità politica. Invece, l'Amministrazione si è limitata a "lasciar scorrere", rinunciando al proprio ruolo".


Le opposizioni hanno già chiesto alla presidente della Commissione di Vigilanza, Chiara Capelletti, che la questione venga discussa in quella sede, con la documentazione completa. E a fronte di questo chiediamo altresì che si si avvii un confronto serio sulla prospettiva del servizio rifiuti.

"I servizi pubblici - concludono i capigruppo - non si ereditano: si assegnano. Vanno governati con trasparenza e coerenza".

 

Foto tratta dal sito ufficiale di Aprica.

a.p.

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Commenti

Levio

16 giugno 2025 19:07

Ho una sensazione inquietante: che la vicenda di Aprica finirà come quella di A2A, con una situazione in cui non si capisce come ci si è arrivati e con il pericolo di finire , come nel caso di AEM-A2A, nel mirino della Corte dei Conti, cioè con diversi profili di illegittimità

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