L'intervento

29 ago 2025
Gaza manifestazione

"Gaza nostra ostinazione", sabato pomeriggio a Bozzolo la grande manifestazione di solidarietà con il popolo palestinese

“Gaza nostra ostinazione: a striscia di gaza è dei palestinesi. Pianificarne l’uccisione è genocidio, cacciarli dalla loro terra è pulizia etnica. Il dialogo è l’unico strumento per costruire la pace”.

Con questo Appello la Tavola della pace di Cremona, dell’Oglio Po, di Brescia, Mantova per la pace, l’Ufficio Missionario della Diocesi di Cremona promuovono insieme per domani, sabato 30 agosto a Bozzolo – ritrovo ore 16,30 in piazza Europa – la Manifestazione “GAZA NOSTRA OSTINAZIONE”, ringraziano per il patrocinio il Comune di Bozzolo, e chiedono l’adesione a tutti i soggetti che ne condividano principi e finalità: cittadini, gruppi, associazioni, Enti locali, sindacati, forze politiche.

La pace, nelle parole di don Primo Mazzolari, rappresenta un bene assoluto. Pace non solo come assenza di guerra ma come sistema sociale, economico, politico, giuridico, istituzionale alternativo alla guerra. Questo principio è sottolineato dallo Statuto delle Nazioni Unite: “Noi popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra” ci impegniamo “a creare le condizioni in cui la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e dalle altre fonti del Diritto internazionale possano essere mantenuti”.

“Siamo parte di un'unica famiglia umana, la Terra è di tutti. La Terra è la nostra Casa Comune: prendersene cura è nostra responsabilità! Nessun popolo può essere espropriato e cacciato dalla terra che abita. Fedi, religioni, culture diverse sono chiamate a collaborare nella diversità, a unire, non a dividere. Questo spirito unitario si riflette nella Dichiarazione congiunta dell’Arcivescovo di Bologna card. Matteo Zuppi e del presidente della Comunità Ebraica di Bologna Daniele De Paz quando scrivono “Di fronte alla devastazione della guerra nella Striscia di Gaza diciamo con una sola voce: fermi tutti. Tacciano le armi, le operazioni militari in Gaza e il lancio dei missili verso Israele. Siano liberati gli ostaggi e restituiti i corpi. Si sfamino gli affamati e siano garantite cure ai feriti. Si permettano corridoi umanitari. Si cessi l’occupazione di terre destinate ad altri. Si torni alla via del dialogo, unica alternativa alla distruzione. Si condanni la violenza”.

Con queste parole inizia il documento che motiva la grande manifestazione che si terrà a Bozzolo il 30 agosto. È stato scelto simbolicamente il paese di Bozzolo, terra di don Primo Mazzolari, per il quale è in corso il processo di beatificazione. La sua ostinazione era la Pace, da qui il nome dell'evento Gaza Nostra Ostinazione. Da qui una scintilla di miracolo anche nella fredda e nebbiosa d’inverno, apatica e afosa d’estate Regione Lombardia!

Centinaia di associazioni, movimenti, partiti, sindacati, comitati e gruppi di ogni fede hanno aderito.

Come MoVimento 5 Stelle Cremona, insieme a Cremona Cambia Musica, coalizione da me rappresentata, abbiamo aderito con il Gruppo Territoriale Movimento 5 Stelle Mantovano e grazie alla stretta collaborazione con lui, ha subito aderito anche il nostro Europarlamentare M5S Gaetano Pedullà , le Consigliere Regionali M5S Paola Pollini e Paola Pizzighini, la Parlamentare Deputata alla Camera M5S Valentina Barzotti e la Senatrice M5S Elena Sironi.

Ho rivolto l'appello anche a tutti i portavoce eletti che ho conosciuto di persona, con la speranza di arrivare anche al nostro presidente Giuseppe Conte.

L’evento inizierà alle 16.30 in piazza Europa, si proseguirà in corteo fino alla piazza Don Primo Mazzolari, ci saranno diversi interventi e si concluderà con il collegamento con il Patriarca di Gerusalemme, il Cardinale Pierbattista Pizzaballa.

Il manifesto che abbiamo sottoscritto conclude con questa esortazione: "Palestina libera nostra ostinazione”.

Chiediamo l’impegno di tutte le persone di buona volontà e, in particolare, sollecitiamo Parlamenti, Governi, Stati, soprattutto dell’Unione Europea, a riconoscere subito lo Stato di Palestina, libero e indipendente nei confini già stabiliti dall’ONU e, dunque, accanto e in pace con lo Stato di Israele che deve impegnarsi nel reciproco riconoscimento e rientrare nella legalità da troppo tempo violata con l’occupazione illegale di gran parte della Cisgiordania. E’ in gioco molto più del destino di due popoli. Si tratta di decidere se è possibile fermare nel mondo le tante guerre dimenticate attraverso la via della giustizia oppure se solo le politiche di potenza decideranno torti e ragioni e si imporranno sui più deboli. Siamo giunti ad un bivio: indifferenti o complici di un mondo alla rovescia, oppure impegnarci a costruire un mondo più giusto e umano. Questa la sfida che abbiamo drammaticamente di fronte.

Le adesioni sono ancora aperte e siamo già arrivati a oltre 175 gruppi di ogni genere.

Paola Tacchini

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