L'intervento

20 nov 2025
Ospedale di Cremona

Con il nuovo ospedale verrà demolita l'elisuperficie ristrutturata nel 2017: e dove atterreranno le eliambulanze? Vicino alle case, ecco dove

In novembre del 2026 dovrebbero cominciare i lavori nel cantiere per la costruzione del nuovo ospedale e la successiva demolizione del "vecchio" (più che vecchio io lo definirei "precedente). I nostri tre bravi operai edili, Massimiliano, Luciano ed Attilio, sono puntuali sul cantiere, armati di pale e picconi.

E che cosa verrà demolita per prima, sotto i vigorosi colpi di questi tre prestanti operai? L'elisuperficie per l'atterraggio ed il decollo delle eliambulanze. Elisuperficie che era stata ristrutturata nel dicembre del 2017, abilitandola anche al volo notturno.

Questa elisuperficie permette alle eliambulanze di atterrare e decollare agevolmente nello svolgere i servizi di emergenza HEMS: trasporto personale medico, forniture mediche (attrezzature, sangue, organi, medicinali) e persone malate o ferite e altre persone direttamente coinvolte.

Quasi quotidianamente le cinque eliambulanze di AREU Lombardia, più altre quattro delle regioni vicine, arrivano e partono dal nostro nosocomio.

Cosa succederà a novembre del 2026?

Il pilota arriverà sopra l'ospedale e vedrà i tre solerti operai con i resti della piazzola con la H in centro appena demolita e chiamerà la base: "Houston, abbiamo un problema, non sappiamo dove atterrare!".

L'elisuperficie attuale dista circa 50 metri dall'ospedale ed ha attorno un'area libera pari a 11.000 metri quadrati, oltre ad un prato attiguo di pari area.

Nei vari documenti, rendering e video simulazioni istituzionali, non è dato sapere dove faranno atterrare gli elicotteri durante tutto il periodo del cantiere. Unica cosa data di sapere è dove è prevista la nuova elisuperficie una volta terminato il nuovo nosocomio e reso funzionante.

Si troverà in uno stretto corridoio, rispetto allo spazio attuale, ricavato tra la recinzione vicino alle abitazioni di via Ca' del Ferro, villette e condomini di quattro piani fuori terra, e l'edificio principale dell'ospedale, per di più nel punto più alto dell'edificio a forma di emiciclo.

Poi starà all'ENAC valutare ed autorizzare questa soluzione.

Resta il fatto che chi abita in via Ca' del Ferro si dovrà dotare di cuffie, per i 90 e più dB di motori e pale, e togliere gli stendini.

Gli alberi presenti attualmente nel parco dell'ospedale attenuano un po' il rumore verso le case; purtroppo però verranno abbattuti e non verranno ripiantumati, per lasciare spazio per le manovre delle eliambulanze!

Il dubbio comunque resta, ovvero: dove atterrano gli elicotteri durante i lavori (dai 4 ai 5 anni previsti)?

Nel quadro economico finanziario revisionato nel 2023, che risultava nel bando, erano previsti 600 posti letto per una spesa complessiva di 280.702.754,47 euro (250.000.000 euro per il nuovo monoblocco e 30.000.000 euro per trasferimenti, aree esterne, demolizioni) quindi 468.000 euro per posto letto.

Nella recente delibera regionale, n.XII/4939 del 04/08/2025, le cifre sono notevolmente cambiate: 438.200.000 euro per il nuovo monoblocco e 68.500.000 euro per trasferimenti, aree esterne e demolizioni (totale 506.700.000 euro).

Quindi, visto che i posti letto sono diventati 486 nel frattempo, il costo per posto letto lievita a 1.042.600 euro

Una bella differenza rispetto ai 468.000 euro del 2023.

Ma tornando agli elicotteri, nei documenti relativi ai costi, richiesti alla ASST dal movimento per la riqualificazione dellíOspedale di Cremona, ma tenuti segreti, sarà previsto anche il costo dell'elisuperficie provvisoria?

O saranno altri ulteriori costi?

I cremonesi lo avrebbero potuto sapere da diversi mesi, se il Direttore Generale dell'ASST Dr. Ezio Belleri non avesse negato al nostro movimento l'accesso alla documentazione presente nella verifica del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica, ove anche questo "piccolo" problema dell'elisuperficie sarà stato valutato.

Lo sapremo, forse, nel 2026? 

Sostenitore del Movimento per la riqualificazione dell'Ospedale di Cremona

Gianluigi Stagnati


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