L'intervento

24 nov 2025
Polizia controllo strade

Il Sindacato di Polizia denuncia la drammatica situazione del personale: "Gli agenti sono stanchi e demotivati nel vedere che nulla cambia"

Il Commissariato di Polizia di Crema vive ormai una carenza di personale cronica, con un organico assolutamente insufficiente per garantire il minimo richiesto per il controllo del territorio. Una condizione che, nonostante le ripetute segnalazioni fatte negli ultimi mesi dalla segreteria provinciale del SAP, continua a peggiorare senza che si intraveda un minimo spiraglio di luce.

Dopo il grande lavoro svolto per ridare dignità ed efficienza alla Squadra Volante di Cremona — che ha visto il SAP in prima linea su giornali, social media e TV locali nel denunciare costantemente e sistematicamente, in ogni sede, le carenze di personale e le innumerevoli problematiche delle colleghe e dei colleghi impegnati giorno e notte sulle strade cittadine — ci troviamo nuovamente a dover constatare, questa volta a Crema, quanto la Polizia sia in difficoltà nel garantire la sicurezza che i cittadini meritano e si aspettano.

Il Commissariato di Crema vive una situazione molto semplice da spiegare, ma difficile da accettare: le Volanti NON ci sono più... o meglio, non è più garantita l’indispensabile e costante presenza sulle 24 ore. Sempre più turni saltano perché non ci sono sufficienti agenti per formare gli equipaggi e nemmeno con gli straordinari, divenuti ormai “ordinari”, si riesce a colmare il vuoto. La situazione è talmente critica che gli operatori non riescono neanche a partecipare ai necessari corsi di addestramento (su tutti il poligono di tiro).

Tale condizione di estrema difficoltà riguarda, purtroppo, gli organici di ogni ufficio o reparto della provincia di Cremona. L’attesa di rinforzi o di mirate riorganizzazioni ricorda molto il racconto di Dino Buzzati ne Il deserto dei Tartari, dove il Tenente è perennemente in attesa di qualcosa che non accade (se non alla fine della sua storia).

Nel frattempo:

La Questura di Cremona assiste a un continuo spostamento di personale tra un ufficio e l’altro, con l’effetto principale di disperdere professionalità e lasciare buchi che devono essere coperti senza una reale programmazione strutturale.

La Polizia Ferroviaria presenta un organico quasi dimezzato, che fatica a coprire i minimi servizi richiesti (scorte, vigilanze e O.P.); un avamposto di frontiera senza telecamere sviluppato in locali fatiscenti, non idonei.

La Polizia Postale, dichiarata fiore all’occhiello della sicurezza del futuro nei delicati ambiti della sicurezza cibernetica e dei reati che viaggiano su internet (bullismo, truffe, revenge porn, ransomware, minacce terroristiche, ecc.) — vive anch’essa una situazione carente di personale e, con i prossimi pensionamenti, perderà professionalità senza che sia stato programmato il necessario avvicendamento nel delicato ruolo degli Ufficiali di Polizia Giudiziaria.

La Polizia Stradale, come già denunciato più volte, oltre a un’organizzazione delle turnazioni tra le varie sottosezioni che riteniamo quantomeno inefficiente, si ritrova a dover garantire la copertura del territorio con un terzo delle pattuglie previste e con equipaggi che percorrono distanze enormi — tra Spino d’Adda e Casalmaggiore — in un solo turno, con tempi di attesa per gli interventi del tutto improbabili.

Tornando al Commissariato di Crema, e in primis alle Volanti, intendiamo sottolineare come vi sia uno stato di assoluta agonia dell’organico. Senza un autorevole e tempestivo intervento di riorganizzazione, rafforzamento e revisione strutturale (l’uno non escluda l’altro!), si rischia di giungere al collasso proprio alle porte del periodo natalizio.

L’azione richiesta potrà consentire un’adeguata specializzazione del personale (Taser, ecc.) ed evitare che il servizio di volante debba essere continuamente garantito da Colleghi distolti da altri Uffici.

Gli agenti sono stanchi e demotivati nel vedere che nulla cambia e che i loro sforzi vengono vanificati da una totale indifferenza verso problematiche che sistematicamente vengono rimandate di riunione in riunione.

Anche il SAP, nelle sue prerogative, inizia a perdere fiducia negli interlocutori locali dell’Amministrazione. Perfino le soluzioni più semplici proposte a favore della collettività non hanno mai avuto alcun seguito (come evitare che il protocollo d’intesa con l’ospedale di Crema prevedesse l’eliminazione della guardia giurata al mattino solo perché era stato inserito un agente di Polizia: i compiti sono differenti!). Forse si tratta di problematiche talmente complesse che saranno pienamente comprese solo dai posteri, quando giungeranno all’agognata ardua sentenza di manzoniana memoria. Ma noi non intendiamo aspettare la fine, nessuno lo vorrebbe. Noi pretendiamo un miglioramento della situazione adesso.

Noi chiediamo per la provincia di Cremona un adeguato “presente” della sicurezza.

In tale cornice il SAP, come sempre, continuerà a battersi per ottenere ciò che tutti i poliziotti e i cittadini meritano, ossia un servizio pubblico sicuro ed efficiente. Il SAP non potrà accettare ulteriori procrastinazioni e non permetterà che i colleghi siano cullati dalle flebili promesse finora decantate.

No, non ci faremo incantare da promesse legate ad un futuro quanto mai incerto e che le solite richieste di rinforzi a Roma hanno troppo spesso rappresentato. Il SAP chiede invece, con forza, soluzioni immediate per lavorare e vivere al meglio il presente della sicurezza.

Segreteria provinciale S.A.P. Cremona

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