Attualità
07 lug 2025
Bilancio del Comune, delude l'impegno per la tutela dei beni e delle attività culturali e quello per l'ambiente: i numeri del documento di previsione
Tutela dei beni e delle attività culturali e ambiente: due “temi” che dovrebbero avere grande rilevanza nel bilancio di previsione dell'esercizio 2025-2027 del Comune di Cremona, ma che non sembrano poi così valorizzati. O, quantomeno, valorizzati a sufficienza.
Per quanto concerne la spesa corrente, si apprende dai documenti ufficiali del Comune, le voci che fanno riferimento alla tutela dei beni e delle attività culturali e alle politiche giovanili e sportive mostrano un utilizzo inferiore al 50% delle risorse stanziate.
Peggio ancora per quanto riguarda la parte di bilancio relativa alle spese in conto capitale, dove, per la cultura, è indicato uno striminzito 1,18% (percentuale riferita al rapporto tra gli impegni e l'assestato).
Il quadro non migliora granché per quanto attiene all'ambiente. Dai documenti emerge che a metà di quest'anno è stato speso poco più del 51% della spesa corrente a favore dell'ambiente. Per carità, non è una percentuale irrisoria, ma considerati i gravi problemi ambientali che affliggono Cremona, seconda città più inquinata in Europa, da un'amministrazione di centrosinistra ci si sarebbe attesi qualcosa in più.
I dati emergono dai documenti in possesso dei consiglieri che oggi (7 luglio) hanno preso parte alla Commissione Bilancio, chiamata, tra le altre cose, a fornire “Espressione di parere in merito alla proposta di deliberazione avente per oggetto: "Verifica degli equilibri generali del Bilancio di Previsione 2025-2027"; ed “Espressione di parere in merito alla proposta di deliberazione avente per oggetto: "Assestamento generale del Bilancio di Previsione 2025-2027".
I NUMERI - Ebbene, passando ai numeri, nel capitolo “Spesa Corrente”, a fronte di un assestato al 2025 pari a 4.036.554,26 euro riferito alla Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali, gli “impegni al 24/06/2025” sono pari a 2.076.672,52 euro (48,22%).
Sempre stando ai freddi numeri, il dato scende sensibilmente nella parte di bilancio dedicata alla spesa in conto capitale. Siamo sempre alla voce Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali. Qui, a fronte di un assestato 2025 pari a 4.667.770,20 euro, gli impegni al 24/06/2025 sono pari a 55.014,25 (1,18%).
Va detto che, nella parte relativa alla spesa corrente la parte del leone la fa la voce “Diritti sociali, politiche sociali e famiglia”. A fronte di un assestato pari a 39.462.559,03 euro, gli “impegni al 24/06/2025” ammontano a 24.558.810,63 euro (62,23%).
Altre voci importanti di bilancio, sempre restando alla parte dedicata alla spesa corrente, sono quelle relative ai “servizi istituzionali, generali e di gestione” (impegno al 24 giugno: 18.129.159,04 euro), poi “Istruzione e diritto allo studio” (impegno al 24 giugno: 7.932.606,74 euro), “trasporti e diritto alla mobilità” (impegno al 24 giugno: 5.679.592,14 euro).
Al termine della Commissione, l'oppposizione votato contro, con l'astensione di Maria Vittoria Ceraso.
Federico Centenari
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