Attualità

30 dic 2025
Laura Morelli, Andrea Virgilio, Simona Pasquali

Botti di Capodanno e rispetto per gli animali, l'appello del sindaco: "I controlli ci saranno ma non si può essere ovunque. I cremonesi scelgano il buon senso"

Chi non ha mai avuto un cane o un gatto, probabilmente faticherà a capire. Ma per ogni proprietario di animali da affezione questo periodo dell'anno può rappresentare un vero e proprio incubo. Nella migliore delle ipotesi, un periodo in cui occuparsi con ancora maggiore attenzione (e apprensione) dei propri amici a quattro zampe.

Non c'è niente di male a festeggiare, ci mancherebbe, anche con fuochi d'artificio e botti, ma occorre moderazione. Occorre la sensibilità necessaria a pensare che per cani, gatti, uccelli e tantissimi altri animali i botti possono essere letteralmente fatali.

Non è un'esagerazione, ma la triste realtà: un cane o un gatto, a fronte di un "bombardamento" protatto per ore e ore può arrivare a terrorizzarsi al punto da restare traumatizzato o, in presenza di patologie anche non gravi, morire per lo spavento.

La LAV queste cose le sa bene e si sta dando da fare per offrire un aiuto ai proprietari di animali da affezione (qui l'articolo). Ma anche il sindaco Andrea Virgilio (amante di cani e gatti, non è un mistero) ne è ben consapevole e anche per questo, così come hanno fatto i suoi predecessori, ha firmato l'ordinanza per limitare l'uso dei botti a Capodanno.

Ma questo, si sa, non basta. Ogni anno sono in tantissimi a fregarsene di qualsiasi ordinanza e il "bombardamento" ha puntualmente inizio ben prima del Capodanno. E poco possono fare i controlli delle forze dell'ordine, che ovviamente non possono presidiare ogni angolo della città, ad ogni ora, per due o tre giorni di fila.

Di qui l'appello del sindaco, che in un recente post sulla sua pagina Facebook ha invitato i cremonesi a contribuire alla "causa".

"Questa sera (e domani) mi scriverete in tanti: Sindaco, vietare i botti non basta. Servono i controlli - scrive Virgilio - È vero. I controlli ci saranno, come sempre, e ringrazio fin d'ora tutti coloro che lavoreranno durante la notte di Capodanno".

"Ma c'è una cosa che dobbiamo dirci con onestà - aggiunge il primo cittadino -: non si può essere dappertutto. Non si può controllare ogni via, ogni cortile, ogni angolo della città. E allora l'ordinanza non è una bacchetta magica: è una regola chiara, un patto di comunità".

Prosegue virgilio: "Ho firmato il divieto di botti e fuochi d'artificio "scoppianti" perché sappiamo tutti cosa provocano: paura e panico negli animali, persone infastidite o spaventate (penso soprattutto ad anziani e fragili), situazioni pericolose che ogni anno finiscono con qualcuno che si fa male. È una festa, non una prova di forza".

Infine, un accenno all'impegno della LAV: "Come Comune aderiamo e rilanciamo la campagna informativa di LAV contro i botti di Capodanno, che vedrete anche sui canali di comunicazione dell'Ente. Informare e sensibilizzare serve: per proteggere gli animali, per ridurre rischi e incidenti".

"Il senso profondo di tutto questo è semplice - conclude il sindaco -: chiedere a Cremona di scegliere il buon senso. Perché una città non può reggersi solo sull'idea del "controllo": una città vive quando ognuno fa la sua parte e si assume la propria responsabilità. Capodanno deve essere un momento di gioia. Facciamolo davvero: con rispetto, con sicurezza, senza far male a nessuno. Grazie a chi ci aiuterà a farlo".

Un appello al buon senso condivisibile e realistico. Nella speranza che i cremonesi sappiano farne tesoro.

Federico Centenari

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