Attualità
27 set 2025
Cremona Musica non delude, ma attenzione ai prezzi del biglietto in continuo aumento. Senza contare che da quest'anno si paga anche il parcheggio
Taglio del nastro ieri mattina e via: Cremona Musica International Exhibitions and Festival 2025 ha aperto come sempre alla grande. La kermesse proseguirà, presso la Fiera di Cremona, oggi (sabato 27) e domenica 28, dalle ore 10 alle ore 18 con un'offerta ricchissima in termini di stand, strumenti ed eventi collaterali.
Ormai collaudata e sempre organizzata alla perfezione, l'esposizione non delude e va difesa e mantenuta come "patrimonio" della città. C'è però, come si dice, un però. E la sottolineatura non vuole essere polemica ma costruttiva.
La rassegna rappresenta certamente il frutto di enormi sforzi e alti costi, su questo non c'è dubbio. Il problema è che per il comune visitatore Cremona Musica potrebbe risultare, nel tempo, meno appetibile. E questo per un semplice motivo: il costo del biglietto è salito ulteriormente e da quest'anno si paga anche il parcheggio (ok, non ovunque ma in gran parte dell'area attorno alla Fiera).
Il costo del biglietto intero è infatti passato da 18 euro di due anni fa a 20 euro dell'anno scorso, fino ad arrivare a 22 euro per l'edizione di quest'anno. A questo importo vanno aggiunti 5 euro per il parcheggio. Insomma, per la singola persona una visita a Cremona Musica costa 27 euro. Una famiglia con un solo figlio arriva a spendere quasi una sessantina di euro e oggi, purtroppo lo sappiamo tutti, cifre così possono scoraggiare chi non è veramente appassionato.
In altre parole, se non si riesce a contenere il prezzo al pubblico, di questo passo Cremona musica rischia di diventare un evento per soli addetti ai lavori e richiamare meno gente nel suo complesso. E sarebbe un peccato, perché la rassegna è perfettamente studiata, ben organizzata, allestita benissimo e ricca di eventi.
Cremona Musica, in altre parole, va difesa. E' chiaro che chi la organizza deve affrontare costi tutt'altro che trascurabili, ma occorre trovare un punto di equilibrio, perché se il trend è questo, tra qualche anno quanti potranno permettersi il biglietto (parcheggio compreso) per passare un pomeriggio semplicemente a curiosare tra i tantissimi stand?
Per il resto, non c'è proprio niente da eccepire: l'edizione di quest'anno è partita bene e conta, come fa sapere la Fiera in una nota stampa, su "oltre 400 espositori provenienti da 35 Paesi – da Europa, USA, Canada, Asia e Australia – confermando la sua indiscutibile vocazione internazionale e la sua posizione di piattaforma globale per l'eccellenza".
"Dagli strumenti classici a quelli più moderni - prosegue la nota -, passando dal romanticismo della suggestiva mostra delle Fisarmoniche Storiche al profumo di ribellione e storia di un genere della mostra Pagine di Rock, per arrivare al Disklavier, il pianoforte che incanta suonando da solo, l'edizione 2025 dell'esposizione internazionale ha già attirato migliaia di visitatori".
Non solo: l'apertura avviata in questi anni anche alle chitarre elettriche e al mondo del rock è stata una giusta intuizione. E non a caso chitarre elettriche e acustiche hanno oggi grande spazio a Cremona Musica, a differenza di quanto accadeva nelle primissime edizioni.
Quest'anno, poi, tra le novità si segnala una collezione di più di 5.000 "pezzi" che raccontano la storia del Rock dal 1967 al 1980, pezzi unici tra cui "le ricevute dei taxi presi dal batterista dei Queen, Roger Taylor, che per prenotare le corse utilizzava lo pseudonimo 'Howie' o il contratto dei Black Sabbath che Ozzy Osbourne non voleva inizialmente firmare, nel 1970, perché aveva paura di salire sul palcoscenico a causa delle troppe risse ai concerti", come racconta Mariano Freschi, presidente dell'Associazione Made in Rock APS.
Dal canto suo, il presidente di CremonaFiere, Roberto Biloni, dichiara: "Questa è una delle fiere più importanti e internazionalizzanti del settore. Abbiamo il 53% di espositori esteri e il 25% di visitatori che proviene da ogni parte del mondo, qui a Cremona c'è l'albero genealogico della costruzione e della produzione artigianale degli strumenti, quindi la tradizione, e uno sguardo ai giovani che possono approcciarsi agli strumenti musicali elettronici. Mettere insieme ciò che è cultura del passato con il futuro è la particolarità di questa Fiera".
Condivisibile, ma a maggior ragione, se si punta anche ai giovani (obiettivo sacrosanto), attenzione ai prezzi al pubblico.
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Federico Centenari
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