Attualità
01 nov 2025
Ancora inciviltà in centro: bombe carta in vicolo Pertusio e ragazzi visti urinare contro le vetrine di un negozio. La denuncia di Stanga (Confcommercio)
Ennesimo episodio di inciviltà in pieno centro storico. A denunciarlo è Marco Stanga, vicepresidente vicario di Confcommercio Cremona. Il fatto è avvenuto questa notte in vicolo Pertusio, splendida via proprio alle spalle del Duomo.
"Intorno alle 23.20 - spiega Stanga - ho sentito un'esplosione che mi ha svegliato. Mi sono allertato e poco dopo, verso le 23.32, ho sentito una seconda forte esplosione. A quel punto mi sono preoccupato perché in vicolo Pertusio c'è l'ingresso sul retro della mia attività, così mi sono affacciato e ho ripreso la scena con la videocamera".
Di fatto, ciò che ha visto Stanga, è stato un gruppo di ragazzi sotto i venti anni che hanno fatto esplodere nel vicolo due bombe carta. Ma non finisce qui: "Poco dopo - racconta Stanga - i ragazzi sono scappati e tre altri giovani, intorno ai 25 anni, si sono fermati e hanno pensato bene di urinare proprio contro le vetrine del negozio, sempre in vicolo Pertusio".
Torna dunque in primo piano il tema della sicurezza e del decoro in città. Commenta in proposito il vicepresidente di Confcommercio: "Sul tema sicurezza c'è sicuramente stato un passo avanti da parte della Prefettura e dell'amministrazione, ma il problema rimane. Occorre andare avanti sulla strada intrapresa dalle istituzioni ma intensificando i controlli e aumentando il numero delle telecamere in città. Inoltre serve un maggiore presidio serale e un'illuminazione più adeguata perché la città è buia, scarsamente illuminata".
A questo proposito, Stanga confida che "con il nuovo contratto per la pubblica illuminazione che il Comune stipulerà prossimamente (l'attuale contratto con Citelum è in prossimità di scadenza; ndr) il prossimo gestore effettui interventi per illuminare meglio la città. E questo non solo per un discorso estetico ma anche di sicurezza".
"Il problema - conclude Stanga - sappiamo bene non essere solo di Cremona. E su questo mi rivolgo al governo, che deve prenderne atto, deve cambiare le regole e inasprire le pene. Chi rovina o danneggia i beni pubblici o privati deve pagare, su questo il governo dovrebbe essere molto più fermo. Anche perché abbiamo leggi che risalgono agli anni Settanta, ma è evidente che oggi il contesto è molto diverso e servono regole adeguate ai tempi che stiamo vivendo".
Federico Centenari
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