Attualità
18 dic 2025
Gino Ruggeri, Medaglia d'Oro città di Cremona e cittadino benemerito, per gli uffici comunali è un fantasma: una vicenda assurda
Quando si dice che la burocrazia non guarda in faccia a nessuno. Quello che è successo in queste settimane a Cremona ne è l'esempio lampante e ci sarebbe da ridere se non fosse che la vicenda è paradossale, antipatica ed emblematica di quanto la macchina burocratica italiana (nella fattispecie cremonese) sia letteralmente assurda.
Accade questo: Gino Ruggeri è una persona che a Cremona praticamente tutti conoscono. Basti ricordare questo: Ruggeri negli anni scorsi, per essersi costituito parte civile nella causa relativa all'inquinamento della Tamoil (ed aver portato a casa un risultato economico e d'immagine importantissimo per la città) è stato insignito della Medaglia d'Oro città di Cremona e nominato cittadino benemerito.
Ebbene, da qualche tempo, il cittadino benemerito per gli uffici comunali “non esiste”. Rischiava anzi di essere cancellato dall'anagrafe dei residenti. E tutto per un garbuglio (uno “gnommero” direbbe Gadda) burocratico.
Ecco cosa è successo dalla viva voce di Ruggeri: “Premetto che questa vicenda non ha a che fare con ragioni politiche (Ruggeri è aderente al partito Radicale; ndr). Si tratta di un grosso disguido burocratico. La procedura è stata fatta partire il 9 novembre. Si tratta di una procedura di reperibilità della quale sono venuto a conoscenza una decina di giorni dopo attraverso una raccomandata a seguito della quale mi sono informato presso gli uffici dell'Anagrafe”.
Cosa è successo in sintesi?
“E' una vicenda nata male, perché gli uffici cercavano una signora, la badante di mia madre. La signora, però, è tornata nel suo paese e non trovandola hanno fatto partire una procedura di reperibilità nei miei confronti”.
Ora, Ruggeri – cittadino benemerito, lo ripetiamo – tra il 2003 e il 2009 è stato residente a Crema, ma dal 2009 è residente a Cremona. E cosa hanno fatto gli uffici dell'Anagrafe? Hanno inviato a Ruggeri una PEC per avere da lui la conferma che è effettivamente residente a Cremona.
“A quel punto – prosegue Ruggeri – ho risposto e mi è stato detto che la pratica era chiusa. Stamattina, però, mi ha contattato un ufficiale per dirmi che risulta che io non abito a Cremona. In sostanza, la pratica era chiusa ma gli uffici dell'Anagrafe non lo hanno comunicato a chi fa i controlli. Un pasticcio burocratico, insomma, che mi ha fatto correre il rischio di essere cancellato dall'anagrafe con tutte le conseguenze del caso (perdita dei diritti del cittadino; ndr)”.
Un pasticcio che la dice lunga sulla burocrazia italiana e che fa riflettere. Perché se un cittadino benemerito, Medaglia d'Oro città di Cremona deve stare a perdere tempo per dimostrare di “esistere” e di essere residente a Cremona, pensiamo a quali difficoltà può incontrare una persona anziana alla quale dovesse capitare qualcosa del genere.
Pensiamo a quali difficoltà pratiche si troverebbe ad affrontare, a quanto tempo perderebbe, a quale stupore andrebbe incontro.
Una vicenda, insomma, che ha del grottesco e che metterebbe in imbarazzo persino Kafka, ma che fa riflettere.
Federico Centenari
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