Attualità
30 set 2025
Giochi invernali Milano-Cortina, proposta bipartisan per valorizzare la Vittoria Alata di Calvatone: "Farne il simbolo delle Olimpiadi"
E’ partita l’operazione per portare la Vittoria Alata di Calvatone, ora conservata al Museo Archeologico del Comune di Cremona, ai Giochi olimpici invernali Milano- Cortina 2026, previsti per il febbraio del prossimo anno.
Alessandro Portesani, capogruppo di Novità a Cremona e Andrea Segalini capogruppo "Cremona Sei Tu - Virgilio Sindaco" come primi firmatari, hanno depositato ieri la mozione unitaria, sottoscritta da tutti gli altri consiglieri di maggioranza e opposizione, per fare della statua romana il simbolo di Cremona alle Olimpiadi.
Nel testo si impegnano Sindaco e Giunta “a farsi parte attiva presso Regione Lombardia e le sedi che saranno interessate dalle Olimpiadi Invernali 2026 quali Palazzo Lombardia a Milano e i principali campi di gara - per la promozione e l'organizzazione dell'esposizione della Vittoria Alata di Calvatone”.
Sempre nel testo della mozione si chiede di “coinvolgere il Museo Archeologico di Cremona e gli enti preposti per le valutazioni tecnico-scientifiche e logistiche necessarie. Di predisporre, in collaborazione con gli enti competenti, un piano di comunicazione che valorizzi l'iniziativa come vetrina internazionale per Cremona e il suo territorio e di riferire periodicamente in Commissione Cultura sullo stato di avanzamento del progetto”.
“L'opera - scrivono i due primi firmatari - rappresenta un simbolo universale di competizione e di vittoria, fortemente legato al valore sportivo e culturale delle Olimpiadi. La scultura è anche strettamente connessa alla storia culturale e liutaria cremonese, essendo stata riprodotta per le celebrazioni stradivariane del Novecento”.
“La presenza della Vittoria - proseguono Portesani e Segalini - potrà attrarre visitatori e rafforzare il legame culturale tra Cremona, la Lombardia e l'evento olimpico. Un'operazione darebbe visibilità internazionale al patrimonio archeologico cremonese, favorendo ricadute turistiche e culturali sulla città e sulla provincia”.
L’opera originale, com’è noto, fu rinvenuta nel 1836 a Calvatone (antica Bedriacum). Dai terreni emerse, durante operazioni di aratura, una statua bronzea raffigurante la Vittoria Alata, databile tra il 161 e il 169 d.C. La stessa subì una serie di trafugamenti e ne fu fatta una copia identitica all’originale.
Per decenni si pensò che l’originale fosse andato distrutto durante il secondo conflitto bellico mondiale. Di recente è stato scoperto che la statua originale è custodita al Museo dell'Hermitage di San Pietroburgo.
redaz.
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