Attualità

10 lug 2025
Stazione Milano Foto di 4maz da Pixabay

I ritardi delle ferrovie non vanno in vacanza, anzi. Ieri giornata disastrosa per i pendolari della Cremona-Milano, con soppressioni e ritardi record

No, nemmeno in estate c'è una tregua per i pendolari della Mantova/Cremona/Milano, il cigno nero delle tratte ferroviarie italiane. Ieri, mercoledì 9, giornata da dimenticare, come segnala InOrario, il Comitato pendolari linea Mantova Cremona Milano.

"Situazione a dir poco vergognosa quella che è successa oggi, mercoledì 9 luglio, sulla nostra linea - ha fatto sapere ieri il comitato sulla sua pagina Facebook -. A parte il guasto al PL in zona Malagnino, avvenuto verso le ore 12:00 di oggi, che ha causato ritardi superiori a 30 minuti per tutta la giornata, arrivando a punte oltre i 60, è paradossale quanto successo a chi doveva prendere il treno 2179 previsto in partenza da Milano Centrale alle 19:15". 

Quello che è successo, infatti, è che il il corrispondente 2178, "è arrivato a Milano Rogoredo con 64 minuti di ritardo, annunciati, con relativo annuncio sulle app di soppressione della tratta tra Milano Rogoredo e Milano Centrale". 

E tutto, come sempre segue a catena: "Di conseguenza, il treno 2179 delle 19:15 veniva soppresso da Milano Centrale a Milano Rogoredo, dove avrebbe avuto origine il viaggio, per recuperare parte del ritardo. Chi era in Centrale era invitato a prendere il treno 2339 per Alessandria che sarebbe partito alle 19:25 da centrale e lì avrebbe portati a Rogoredo". 

Finita qui? Nemmeno per sogno. Prosegue infatti il comitato dei pendolari: "Alle ore 19:29 il treno 2178 arrivava a Rogoredo, rapido ‘cambio banco’ e partenza alle ore 19:38, mentre il treno 2339 stava entrando in stazione, lasciando a piedi alcuni viaggiatori che dovevano prendere il 2179. Inoltre, non appena partiti verso Bozzolo, alcuni viaggiatori che erano a bordo treno e provenivano da Bozzolo/Cremona/Lodi e dovevano andare in centrale, chiedevano informazioni al Capotreno in quanto, pare, a bordo nessun annuncio di soppressione della tratta Rogoredo - Centrale era stata fatta, costringendo gli stessi a tornare a Lodi e ad attendere un altro treno che quindi li potesse riportare a Milano, aggiungendo quindi il danno (ulteriore ritardo) alla beffa del mancato annuncio". 

Annota infine InOrario: "Su espressa richiesta del motivo della partenza ‘anticipata’ veniva risposto che nessun avviso era stato fatto al personale di bordo che, quindi, vedendo il segnale aperto in direzione Bozzolo ha ripreso la marcia. Una mancanza di comunicazione che, pertanto, aggiunge ritardo (attesa del treno 2181 delle 20:20 da Centrale, notoriamente in ritardo) al ritardo che già avrebbero avuto i viaggiatori, se fossero riusciti a prendere il treno 2179".

Disagi e mancanza di comunicazione. Il proverbiale danno oltre alla beffa, insomma. O meglio, la beffa oltre al danno, in questo caso.

f.c.

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