Attualità
04 lug 2025
Il gestore unico della sosta e l'infausta convenzione con Saba: a che punto siamo? C'è attesa per la mozione di Carassai, Alquati e Portesani in Consiglio
Se ne parla ormai da anni e il tema era anche tra quelli nell'agenda della giunta Galimberti. Ad oggi, tuttavia, del gestore unico della sosta a Cremona, ancora nessuna notizia concreta. E il tema, va ricordato, è nel programma del sindaco Andrea Virgilio.
Ed è a spingere la giunta Virgilio a realizzare finalmente questo obiettivo, in particolare, che mira la mozione presentata ormai in aprile da alcuni consiglieri dell'opposizione, con primo firmatario Andrea Carassai (Forza Italia) e cofirmatari Jane Alquati (Lega) e Alessandro Portesani (Novità a Cremona). La mozione era all'ordine del giorno dell'ultima seduta del Consiglio comunale ma per ragioni di tempo non è stata dibattuta.
Con ogni probabilità lo sarà nella prossima seduta, in agenda per il 14 luglio, l'ultima prima della pausa estiva. In particolare, con la mozione, l'opposizione impegna il sindaco e la giunta a “proporre al Consiglio le soluzioni tecniche, legali ed economiche più convenienti per la costituzione di un gestore unico della sosta nella città di Cremona, coinvolgendo AEM S.p.A. in tale valutazione”.
L'atto impegna inoltre l'amministrazione “a addivenire entro dicembre 2025 al gestore unico della sosta” e “a redigere, conseguentemente, un piano della sosta strutturato per obiettivi, rendendolo oggetto di condivisione nella fase istruttoria con le categorie economiche locali e i comitati di quartiere”.
Il tema è complesso e spinoso, anche perché coinvolge il rapporto dell'amministrazione con Saba Italia Spa, la società che ha ingestione il parcheggio sotterrano di piazza Marconi e numerosi stalli in città.
E non a caso è da qui che partono le premesse della mozione, dove si evidenzia che “nel Comune di Cremona il servizio pubblico di sosta a pagamento su strada e in struttura vede attualmente coinvolte due distinte società: AEM S.p.A., società interamente partecipata dal Comune di Cremona, e SABA Italia S.p.A., società concessionaria in virtù della convenzione n. 3944 del 25 marzo 2002”.
La convenzione che lega Saba al Comune, oggetto di non pochi problemi nel corso dei decenni e di altrettante critiche, è sempre il nodo gordiano che il Comune non è mai riuscito a recidere.
Sottolineano in proposito Carassai, Alquati e Portesani: “la convenzione è stata realizzata mediante la forma del project financing, volta a finanziare la progettazione, la costruzione e la gestione di un parcheggio interrato multipiano in piazza Marconi; nel corso degli anni successivi alla stipula, sono stati sottoscritti tre atti aggiuntivi che ne hanno modificato il perimetro di affidamento e le condizioni di equilibrio economico-finanziario”.
Ebbene, proseguono i consiglieri, “le sopracitate modifiche hanno introdotto misure compensative a favore di SABA Italia S.p.A. per far fronte all'aumento del costo originario dell'opera pubblica e alla riduzione dei ricavi originariamente attesi dalla società concessionaria. In particolare, la scoperta di reperti archeologici durante l'inizio dei lavori nel sottosuolo di piazza Marconi, e il perdurare delle attività archeologiche, non solo hanno posticipato il completamento dell'opera pubblica, ma ne hanno anche ridimensionato la portata (il progetto originale per cui era stato attivato il project financing, infatti, prevedeva un parcheggio interrato di 535 posti auto, in luogo dei 269 posti auto effettivamente realizzati)”.
Tradotto in soldoni, nel corso degli anni, al fine di compensare a Saba le spese per l'autosilo, il Comune ha dovuto cedere alla società una montagna di stalli in città, sottraendoli ad AEM.
Non a caso Carassai e i firmatari ricordano che “le misure di compensazione hanno riguardato: il progressivo affidamento di stalli a pagamento da parte di AEM S.p.A. a SABA Italia S.p.A.; la progressiva proroga della cessazione della convenzione; la verifica biennale dei ricavi da parte di SABA Italia S.p.A. con previsione di ulteriori misure compensative”.
E tuttavia, “le misure compensative non si sono rivelate risolutive rispetto al riequilibrio del piano economico-finanziario”, ricorda l'opposizione rigirando il dito nella piaga di una vicenda che, a conti fatti, ha fatto acqua da tutte le parti sin dall'inizio.
Prosegue la mozione: “la semplificazione e l'efficientamento del sistema della sosta cittadino, obiettivi perseguibili grazie al gestore unico, costituiscono un interesse pubblico a vantaggio di tutta la collettività cremonese favorendo una maggiore efficienza operativa (coordinamento centralizzato e omogeneizzazione dei servizi in termini di politiche tariffarie; regole applicate e sistemi di pagamento); un'attività di controllo e monitoraggio più efficace; e una maggiore integrazione con altre politiche di mobilità (intermodalità, sostenibilità ambientale, Zone a Traffico Limitato e Zone 30)”.
A questo si aggiunge il fatto che “il Comune di Cremona non è dotato di un piano della sosta organico e non dispone di una politica tariffaria ordinata e razionale. Negli ultimi anni, infatti, abbiamo assistito a provvedimenti riguardanti le tariffe estemporanei e contraddittori (es. la soppressione della sosta gratuita sugli stalli blu dalle 13 alle 15 nelle zone 1 e 2 ad alta rotazione, recentemente reintrodotta)” e che “oggi AEM S.p.A. gestisce un totale di 1781 stalli a pagamento e SABA Italia S.p.A gestisce un totale di 542 stalli a pagamento”.
Nella mozione si ricorda quindi che “oggi la sopracitata convenzione ha scadenza nel 2047”.
A questo, aggiugono Carassai e i firmatari, si unisce il fatto che “l'Atto aggiuntivo sottoscritto nel 2010 tra il Comune di Cremona e SABA Italia S.p.A. stabilisce che “decorso un biennio dalla data di apertura al pubblico del parcheggio si procederà a verificare i ricavi derivanti dalla gestione del medesimo. Laddove i ricavi consuntivati nel biennio precedente risultassero [...] inferiori al 10 % rispetto a quelli previsti nel Piano Economico Finanziario, qualora la differenza non fosse recuperata nel biennio successivo, si procederà alla revisione del piano economico-finanziario, da attuarsi attraverso le misure compensative [...] modifica delle tariffe, della durata della concessione e/o dei posti auto in superficie da destinarsi alla sosta”.
Infine alcune considerazioni: “in occasione della seduta del 14 novembre 2018, la Giunta comunale ha espresso voto favorevole all'atto di indirizzo avente per oggetto "indirizzi in ordine alla gestione di parcheggi in città", ove si esprime l'intendimento di procedere alla revoca della sopracitata convenzione; la società AEM S.p.A. aveva già in precedenza espresso l'interesse di dare seguito al sopra richiamato indirizzo con nota n. 34 del 7 febbraio 2018; il Comune di Cremona e AEM S.p.A. hanno acquisito tre perizie tecnico-economiche a supporto dell'indirizzo di risolvere la convenzione con SABA Italia S.p.A., e nel 2022 AEM S.p.A. ha commissionato, per conto del Comune di Cremona, un report dettagliato al Politecnico di Milano che propone soluzioni per la riorganizzazione della mobilità nel centro storico di Cremona”.
Tuttavia, “ad oggi l'indirizzo di cui al punto 1 non ha avuto alcun riscontro; la società AEM S.p.A. ha recentemente portato a termine l'operazione di alienazione dei cavidotti ottenendo una cifra pari a circa € 17 milioni, che le consente oggi di godere di un significativo livello di liquidità; in occasione della Commissione di vigilanza tenutasi il 25 febbraio 2025, la società AEM S.p.A. - nella figura del presidente Tommaso Coppola - ha nuovamente manifestato la propria disponibilità e il proprio interesse ad assumere il ruolo di gestore unico della sosta”.
La palla passa ora al Consiglio comunale.
Federico Centenari
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