Attualità

13 ago 2025
Archi Palazzo Comunale

In dirittura d'arrivo i lavori a carico degli archi di Palazzo Comunale, ma un piccolo ritrovamento fa slittare la chiusura definitiva del cantiere

Ci siamo quasi. Quasi perché i lavori di consolidamento degli archi di Palazzo Comunale sarebbero in dirittura d'arrivo, non fosse per un piccolo ritrovamento che ha incuriosito la Sovrintendenza e che ora si vuole approfondire.

Per domani (giovedì 14 agosto) si conta di riaprire l'ultima delle quattro centine, l'ultima a destra, per intenderci, guardando la facciata del Comune, accanto all'Infopoint. Dei quattro archi questo sarebbe dunque il terzo ad essere “liberato” dalle impalcature, dopo i primi due sulla sinistra.

Rimarrebbe ancora chiuso, da quanto si apprende, il terzo arco, il penultimo partendo da sinistra. In corrispondenza dell'arco tuttora transennato, infatti, è stato fatto un “piccolo ritrovamento”, come riferiscono dal cantiere. Si tratterebbe di una struttura muraria interrata che in questi giorni è oggetto di approfondimenti da parte della Sovrintendenza e dell'archeologo incaricato.

Se dunque domani, come da programma, si potrà riaprire l'ultimo arco, Palazzo Comunale si presenterà quasi del tutto ripristinato nella sua bellezza. Rimarrebbe, in altre parole, l'impalcatura che chiude il penultimo arco. E per questa, purtroppo, non si conoscono le tempistiche. Il ritrovamento, da quanto si apprende, non sarebbe particolarmente rilevante, ma se richiede un approfondimento da parte della Sovrintendenza evidentemente qualche elemento degno di nota deve presentarlo. 

Impossibile definire la tempistica: si conta di poter riaprire tutto nell'arco di qualche giorno o di qualche settimana al massimo, ma conoscendo lo scrupolo della Sovrintendenza ogni ipotesi resta aperta.

I LAVORI - I lavori di consolidamento degli archi di Palazzo Comunale sono iniziati nel settembre del 2024. L'importo complessivo dell'intervento, che ammonta a oltre 420mila euro come ha spiegato a suo tempo l'amministrazione, “si è reso indispensabile e indifferibile per le gravi condizioni in cui versavano le strutture murarie dell'edificio che presentavano estesi fenomeni fessurativi e deformativi dei grandi archi murari che si aprono sulla piazza”. 

Il fenomeno di dissesto in atto ormai da qualche anno – ha fatto sapere l'amministrazione – ha dapprima reso necessaria l'installazione di un sostegno provvisorio con telai metallici a supporto degli archi, così da scongiurare la caduta di materiale e assicurare un supporto transitorio alla struttura muraria. E' seguito un approfondito studio scientifico dei fenomeni in atto, e sono stati individuati idonei sistemi di restauro e rinforzo degli archi per la loro definitiva messa insicurezza”.

La parte più complessa dell'intervento è iniziata il 20 giugno con il posizionamento delle prime due centine metalliche che servono a rinforzare gli archi. Le altre centine sono state collocate nelle settimane successive.

Dopo il ripristino e la riparazione locale delle tessiture murarie dissestate, è così iniziata l'ultima fase con l'introduzione di nuove centine metalliche di supporto degli archi. Questa soluzione, approvata dopo un accurato e approfondito confronto con la Soprintendenza, favorevole alla massima conservazione del materiale costruito (il palazzo è sottoposto a vincolo dal 1912), si è resa indispensabile per garantire lo sgravio dei consistenti fenomeni di schiacciamento che le antiche strutture murarie della parete centrale del palazzo (erette nel secolo XIII) stanno subendo a causa dell'apertura degli archi stessi, avvenuta nel 1839 su progetto dell'architetto Luigi Voghera.

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Federico Centenari

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