Attualità
20 set 2025
Infestazione di parassiti nel carcere di Cremona, Coscioni, Molaschi e Ruggeri chiedono informazioni all'ASST
Sulla situazione del carcere di Cremona è stata inviata una "Urgente missiva alla Direzione sanitaria della ASST di Cremona". A renderlo noto sono Maria Antonietta Farina Coscioni, già parlamentare e presidente Istituto Luca Coscioni, Maria Teresa Molaschi, dirigente di comunità, Gino Ruggeri, Cittadino Benemerito insignito della Medaglia d’oro Città di Cremona.
Con la comunicazione inviata alla direzione sanitaria dell'ospedale, "Si chiede di sapere se sia fondato l’allarme a poco più di un mese dalla visita di ferragosto della delegazione del Partito Radicale su rischio contagio dell’infestazione di parassiti e trasmissione a pazienti disabili dopo prove spettacolo a contatto con detenuti e presenza di focolai nel Reparto Protetti".
Annotano Coscioni, Molaschi e Ruggeri: "Si chiede di sapere se l’allarme lanciato dalla delegazione del Partito Radicale composta da Maria Antonietta Farina Coscioni, già parlamentare e presidente Istituto Luca Coscioni, Maria Teresa Molaschi, dirigente di comunità, Gino Ruggeri, Cittadino Benemerito insignito della Medaglia d’oro Città di Cremona dopo la visita del 15 agosto nel carcere Ca’ del Ferro di Cremona sia fondato".
"Tra l’altro - proseguono -, nella riunione voluta dal Presidente della Provincia di Cremona del 6 settembre scorso, è emerso che il 27 settembre p.v, si terrà uno spettacolo all’interno del carcere con ragazze e ragazzi con disabilità e detenuti".
I firmatari della missiva chiedono inoltre "Se corrisponde al vero che a cavallo di tale visita nonostante la gravità dell’infestazione dentro sono state effettuati incontri che hanno esposto a rischio contagio ragazze e ragazzi fragili e disabili (e operatori) entrati in carcere per le prove dello spettacolo. Se corrisponde al vero che le prove hanno continuato a essere fatte anche dopo l’allarme lanciato dal Partito Radicale a margine della visita, denunciata alla Direzione del Carcere, alla Garante dei detenuti della provincia di Cremona, alla Direzione sanitaria Asst di Cremona; con gravissima responsabilità di aver consentito le prove nell’ambiente carcerario nonostante l’allarme dato per il diretto contatto fisico con i detenuti sospetti. Se corrisponde al vero che lo spettacolo del 27 settembre è confermato. Se corrisponde al vero che nella Casa Circondariale ci sono detenuti con scabbia".
E ancora: "Se corrisponde al vero che nella Sezione A (A5, A10, A19; Protetti ci sono infestazioni di agenti patogeni con detenuti che ripetutamente si rivolgono all’infermeria per curare infezioni che si riproducono chiedendo una diagnosi certa da parte di un dermatologo e alla direzione di procedere alla disinfestazione delle loro celle. Si chiede di sapere perché la Direzione Sanitaria non è ancora intervenuta per la risoluzione della grave infestazione con una diagnosi certa dell’infestazione, nonostante gli interventi effettuati nel mese di luglio e agosto".
Infine, Coscioni, Molaschi e Ruggeri chiedono "di sapere perché al momento non sono stati inviati specialisti per la diagnosi dell’infezione di detenuti e che tipo di interventi intende la Direzione sanitaria della ASST di Cremona programmare".
redaz.
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