Attualità
16 dic 2025
L'amministrazione provinciale affida a una cooperativa di Ghedi l'assistenza tecnica in materia ambientale: altro segno di indebolimento dell'ente?
L'amministrazione provinciale “esternalizza” il servizio di assistenza tecnica in materia di ambiente e territori.
Sembra cosa di poco conto ma è un altro segnale della progressiva perdita di competenze ambientali della Provincia. Una conseguenza delle riforme degli ultimi anni (Delrio in primis), e delle ricadute concrete di questo svuotamento amministrativo.
L'affidamento del servizio emerge dalla determinazione n. 695 del 28 novembre, il cui oggetto recita: “Affidamento diretto, riservato ai sensi dell’art. 61 del d.lgs 36/2023 per il tramite della piattaforma Sintel di Aria Lombardia, del servizio di assistenza tecnica in materia di ambiente e territorio (…).
Il servizio, si legge nella stessa determinazione, è stato affidato a “Il Gelso Cooperativa Sociale Onlus”, di Ghedi (BS), per un importo di 87mila euro più IVA e per un anno esatto.
L'atto indica naturalmente anche le ragioni alla base della decisione: “Per consentire e continuare l’espletamento dell'attività istruttoria di competenza provinciale relativa a procedimenti per il rilascio di autorizzazioni in materia ambientale (quali, a mero titolo esemplificativo: autorizzazione integrata ambientale, autorizzazioni alle emissioni in atmosfera, autorizzazioni allo scarico, autorizzazioni alla gestione di rifiuti - di cui al d.Lgs. 152/2006) e all'espletamento delle attività di competenza provinciale relative alla pianificazione e al governo del territorio (quali, a mero titolo esemplificativo: attuazione del piano territoriale di coordinamento provinciale, esame dei piani di governo del territorio comunali, valutazione ambientale strategica e valutazione di incidenza, autorizzazioni paesaggistiche, elaborazione dati cartografici), a seguito delle cessazioni dei dipendenti del Settore Ambiente e Territorio incaricati dello svolgimento delle stesse e in considerazione delle difficoltà riscontrate nel reclutamento di personale tramite concorsi pubblici e nella redistribuzione delle suddette attività all’interno del Settore, si è ritenuto di procedere con il ricorso all’affidamento esterno del supporto tecnico necessario allo svolgimento delle attività sopra descritte, già sperimentato, con esito positivo, negli scorsi anni in relazione all’attività istruttoria in materia ambientale”.
In sostanza, il servizio, di primaria importanza in una città come Cremona, di fatto “capitale dell'inquinamento”, passa in carico a una cooperativa, che agirà per conto dell'ente provinciale.
Sia chiaro: tutto trasparente e tutto legittimo, ma anche questo è un segnale del cambiamento in corso nell'ente provinciale.
Il tema, si è detto, è quello della progressiva perdita di competenze ambientali della Provincia, e la decisione di affidare all’esterno il servizio tecnico in materia di ambiente e territorio diventa il punto di partenza per rappresentare una criticità strutturale. Tradotto: abbiamo un ente chiamato a valutare autorizzazioni ambientali complesse, in una terra altamente inquinata, che non dispone più di personale interno sufficiente.
Sullo sfondo resta il tema politico-amministrativo: i Comuni si trovano di fatto sempre più soli nelle decisioni, con il rischio di subire pressioni da parte degli interessi privati e con il rischio di indebolimento del controllo pubblico su temi primari come ambiente e pianificazione.
Federico Centenari
© RIPRODUZIONE RISERVATA