Attualità

03 lug 2025
Rifiuti raccolta differenziata

Le bollette Tarip fanno discutere. Un concittadino: "Anziché risparmiare ho speso di più rispetto all'anno scorso. Le promesse erano altre"

A conti fatti, per il momento non sembrano esserci stati i grandi vantaggi a suo tempo promessi. Anzi, secondo diversi concittadini che nelle scorse settimane hanno ricevuto (e pagato) i bollettini per il servizio rifiuti, in molti casi si riscontra un aumento delle tariffe.

E' il caso di un lettore, che oggi ha voluto condividere la sua esperienza con una lettera al giornale. “Gentile direttore, le scrivo in merito alla tassa sui rifiuti, l'ormai famosa TARIP, dopo che il Comune ha deciso di introdurre la tariffa puntuale”, scrive il concittadino.

Premetto - aggiunge - che non sono particolarmente ferrato in materia ma so almeno confrontare due cifre e ho chiesto a diversi amici e conoscenti e... sembra che siamo tutti sulla stessa barca. Il punto è: da quando è stato introdotto il metodo della tariffa puntuale ci è sempre stato detto che avremmo risparmiato, che i costi sarebbero scesi, che facendo una differenziata corretta insomma si sarebbe speso meno rispetto al passato”.

A questo proposito è utile ricordare che dal 2023 la TARIP ha sostituito la TARI (Tassa rifiuti) ed è cambiato pertanto il sistema di calcolo della tassa rifiuti. La gestione della nuova TARIP è affidata alla società Aprica.

In sostanza, stando a quanto spiegato a suo tempo dagli amministratori, la tariffa sui rifiuti si basa su un modello formato da tre voci: una quota fissa coprire i costi di esercizio, poi una quota variabile calcolata a copertura dei costi dei servizi di gestione dei rifiuti differenziati e infine una quota variabile connessa al rifiuto indifferenziato e misurato attraverso il sistema di conferimento del sacco/contenitore (il sacco azzurro con il Tag, per intenderci).

Stando a quanto dichiarato negli anni scorsi, sotto la giunta Galimberti, l'obiettivo era aumentare la differenziata e “premiare” i cittadini “virtuosi”. In altre parole, più differenzi e meno paghi. Ma in linea generale, sentendo alcuni concittadini, non è sempre così.

Spiega ad esempio il cittadino che ha inviato la lettera stamattina: “premesso che non ho nulla contro la raccolta differenziata e che anzi sono pienamente d'accordo nel migliorare questa modalità di raccolta dei rifiuti, non mi pare proprio che il nuovo metodo abbia portato a dei risparmi per le famiglie cremonesi. O perlomeno nel caso mio e di diversi miei conoscenti”.

Faccio, seppure semplicisticamente – si legge nella lettera –, un esempio concreto che riguarda il mio caso. Siamo in due, io e mia moglie e nelle settimane scorse ho ricevuto la bolletta della TARIP. La scadenza e dunque il periodo di riferimento è il 30 giugno 2025 e l'importo che ho dovuto pagare è di 171 euro e qualche centesimo. Ho ripreso la bolletta dell'anno precedente e ho visto che il periodo di riferimento era il 31 luglio del 2024. Dunque un mese in più rispetto a quest'anno. Ed ecco la sorpresa: lo scorso anno, considerato anche il mese in più rispetto a quest'anno, ho pagato 155 euro”.

Una cifra modesta, chiaro, ma il risparmio in effetti non c'è. Anzi, c'è un lieve rincaro. “Preciso che la situazione era identica – aggiunge il concittadino –: sempre due persone e identico metodo di differenziazione dei rifiuti. Per carità, la differenza non è eccessiva, si tratta poco più di 15 euro, ma va anche tenuto conto che l'anno scorso l'importo faceva riferimento a un periodo più lungo di un mese rispetto a quello di quest'anno”.

Inevitabile quindi la domanda: “Tirando le somme, allora, mi chiedo: dov'è il risparmio per i cittadini? Qui c'è stato un aumento, altro che un risparmio. Ho anche raffrontato il numero di sacchi azzurri conferiti e non c'è una significativa differenza da un anno all'altro, anche perché in casa non abbiamo cambiato abitudini, anzi, abbiamo sempre cercato di differenziare il più possibile correttamente proprio per risparmiare. A maggior ragione mi chiedo dove sono i tanto sbandierati risparmi che avremmo dovuto riscontrare?”.

Per quanto mi riguarda – si legge in chiusura della lettera –, a fronte di una situazione pressoché identica all'anno scorso mi sono trovato a dover pagare 15 euro in più e con un mese in meno conteggiato. E' poca cosa, ma di sicuro non è un risparmio. E' un aggravio, se la matematica non è un'opinione”.

Federico Centenari

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