Attualità
22 giu 2025
Nuovo sovrintendente del Ponchielli, Portesani vuole trasparenza: "Non è un salotto privato ma un’istituzione fondata su risorse pubbliche"
Si aprono le "danze" (giusto per restare in ambito) sulla nomina del nuovo sovrintendente del Teatro Ponchielli, dopo l'uscita di scena di Andrea Cigni e dopo la pessima pagina di politica scritta alcuni anni fa, con il brutto allontanamento di Angela Cauzzi operato dall'ex sindaco Galimberti (vicenda peraltro approdata in tribunale).
Ora, affinché non si ripetano gli errori del passato o quantomeno affinché le scelte siano compiute con trasparenza, il consigliere Alessandro Portesani si porta avanti con un intervento ficcante indirizzato all'amministrazione.
"Sembra sul punto di consumarsi un passaggio importante per la vita culturale di Cremona - commenta il consigliere di opposizione -: la nomina del nuovo sovrintendente del Teatro Ponchielli. Dopo l’annuncio del trasferimento di Andrea Cigni al Teatro Lirico di Cagliari, ci si sarebbe potuti aspettare un percorso di selezione aperto, trasparente e pubblico. Eppure, al momento non risulta attivo alcun bando né un avviso formale. Nemmeno un calendario definito delle procedure".
Portesani rivela che "si fanno due nomi: Andrea Nocerino, attualmente assistente della Sovrintendenza, con un curriculum in ambito musicale, istituzionale e di fundraising, ma senza esperienze pregresse da sovrintendente; un secondo profilo con relazioni internazionali consolidate".
Tuttavia, incalza, "al di là dei nomi, la questione è di metodo. Come ho dichiarato sin dalle dimissioni di Cigni, io non intendo restare a guardare. Da consigliere comunale e capogruppo di Novità a Cremona, vigilerò su ogni passaggio. Non possiamo accettare che ruoli chiave per la vita culturale cremonese vengano decisi attraverso procedure informali, chiuse, non accessibili a figure competenti che magari nemmeno sanno che si sta scegliendo un sovrintendente".
Portesani torna quindi sulla brutta pagina politica scritta al tempo dell'avvicendamento Cauzzi/Cigni: "Abbiamo già visto, in passato, scelte dettate più da equilibri interni che da reale confronto sui profili. Non possiamo permettere che Cremona venga governata con automatismi opachi. Già giovedì scorso sono tornato sul tema con un post social ed ho chiesto pubblicamente: dove sono i bandi? Nessuna risposta, nessuna smentita. Poi è seguita l’interrogazione del consigliere Matteo Carotti, che ha chiesto al Sindaco chiarimenti su tempi, criteri e trasparenza della procedura".
Ebbene, incalza Portesani, "Un semplice bando pubblico o una manifestazione di interesse avrebbero dato legittimità al processo, anche nel caso si volesse poi riconfermare un profilo interno. Perché questa scelta non è stata compiuta? Cosa teme chi guida oggi la Fondazione? Che il confronto aperto possa mettere in discussione decisioni già prese?"
E ancora: "chi sta effettivamente valutando i profili? Chi prenderà la decisione finale? Quali competenze artistiche, manageriali o culturali hanno queste persone per stabilire quale visione sia più adatta alla direzione del Ponchielli?"
"Se si procede in silenzio - avverte il consigliere di Novità a Cremona -, senza nemmeno spiegare chi decide e con quali criteri, il rischio non è solo quello dell’opacità: è quello dell’improvvisazione".
Di qui il monito: "Il Teatro Ponchielli non è un salotto privato. È un’istituzione pubblica, fondata su risorse pubbliche, che dovrebbe rappresentare il meglio della cultura, non il meglio degli equilibri interni. O si apre alla città, o si scivola nel conformismo amministrativo. Chi oggi ha il potere di decidere, a partire dal sindaco Virgilio, ha anche la responsabilità di farlo alla luce del sole. Io continuerò a chiederlo, dentro e fuori dal Consiglio comunale".
In alto, foto tratta dalla pagina Facebook ufficiale del Teatro Ponchielli.
Federico Centenari
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