Attualità

27 nov 2025
Comune di Cremona

Scossone nel mondo istituzionale e imprenditoriale: le amministrazioni di Cremona e Crema abbandonano Reindustria, considerata non più strategica

Scossone nel mondo istituzionale e imprenditoriale locale. Il Comune di Cremona e il Comune di Crema hanno deciso di uscire da Reindustria. La notizia non è ancora stata comunicata ufficialmente ma arriva da fonte di primario livello.

Piccolo passo indietro per comprendere. Rei – Reindustria Innovazione è una “società di marketing territoriale composta da un capitale sociale interamente pubblico”. La società è nata nel 1995 come Agenzia di Sviluppo Locale (nel 2005 si è trasformata in Reindustria Agenzia Cremona Sviluppo, nel 2016 in REI – Reindustria Innovazione) e oggi conta quattro soci: la Camera di Commercio di Cremona (che detiene il 59,10% delle partecipazioni), il Comune di Cremona (7,05%), il Comune di Crema (33,40%) e Consorzio.it (0,45%). Società, quest'ultima, che riunisce tra i suoi soci i sindaci dei Comuni del Cremasco oltre al presidente della Provincia, Roberto Mariani.

La “mission” di Reindustria è ben riassunta sul sito ufficiale: “Il valore di REI risiede nell'attenzione per il territorio e per un suo sviluppo consapevole, grazie allo studio e alla realizzazione di progetti multistakeholders, diretti a creare sinergie di aggregazione e mix collaborativi di beneficio collettivo”.

In buona sostanza, “Rei si occupa di sviluppare il territorio della sua Provincia sia da un punto di vista culturale che imprenditoriale. Porta avanti progetti di varia natura, coinvolgendo realtà aziendali del territorio e cercando di sviluppare soluzioni innovative attraverso la collaborazione di più enti territoriali. Si occupa inoltre di promuovere l’attrattività turistica attraverso l’organizzazione di eventi che valorizzino le tradizioni e i punti forti del territorio”.

Tutto questo dal 1995 a oggi, sebbene sia in effetti difficile ricordare – quantomeno per il cittadino comune – attività di rilievo con ricadute concrete sulla città messe in campo dalla società. E, da quanto si apprende, sarebbe proprio questa la motivazione alla base della decisione delle amministrazioni di Cremona e Crema (che insieme pesano più del 40% in Reindustria) di abbandonare la società.

Di fatto, le due amministrazioni considerano Reindustria non più strategica ai fini della promozione del territorio. A essere maliziosi si direbbe che vedono la società come un inutile carrozzone sul quale non ha più senso restare.

E tutto questo anche a fronte della nascita, nel 2016, di 2016 REI – Reindustria Innovazione, società che “rileva le competenze di trasferimento tecnologico e incubazione di startup, rilevate da Crema Ricerche”.

In altre parole, si ritiene non più strategico e nemmeno utile restare nella società, evidentemente poco performante e superata da altre iniziative e aggregazioni.

Con l'uscita di Cremona e Crema, resta da domandarsi quale sarà il futuro di una società che di fatto avrà come unico socio la Camera di Commercio e Consorzio.it.

Ma per saperne di più sarà necessario attendere eventuali comunicazioni ufficiali delle due amministrazioni o della stessa Reindustria. Quel che è certo è che il dado è tratto.

Federico Centenari

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