Attualità

08 dic 2025
Ansrea Virgilio

Sfratti dalla casa dell'Aler: la politica si scanna ma a farne le spese sono come sempre le persone. Il sindaco: "Difendere diritti e dignità dei cremonesi"

E' un continuo crescendo di botta e risposta la triste vicenda dei due fratelli (uno dei quali disabile), recentemente sfrattati da una casa di proprietà dell'Aler a Cremona. L'opposizione si è scagliata contro il Comune, il Comune ribatte. Ma la realtà è una soltanto: a fare le spese di un quadro drammatico, nel quale l'emergenza casa è in prima linea, sono le persone.

Ecco cosa ha dichiarato oggi il sindaco Andrea Virgilio in merito e soprattutto in risposta alle accuse dell'opposizione.

Nelle ultime ore molti di voi mi hanno scritto in merito allo sfratto disposto dall’Azienda regionale (Aler). È giusto, quindi, condividere alcuni elementi di chiarezza.

La prima questione, la più importante, riguarda l’intervento dei servizi sociali.

Ringrazio infatti il Settore Politiche Sociali del Comune, perché in situazioni come questa – in cui lo sfratto di fatto preclude per legge l’utilizzo anche dei Servizi Abitativi Transitori, attivano da subito soluzioni provvisorie di emergenza: il coinvolgimento di realtà come Caritas o, se necessario, l’utilizzo temporaneo di una camera d’albergo.

L’obiettivo è semplice e fondamentale: fare in modo che nessuno resti senza un tetto.

È altrettanto importante ricordare che questi percorsi richiedono la collaborazione attiva delle persone direttamente interessate, l’aiuto funziona se c’è la volontà di farsi aiutare, perché ogni soluzione venga costruita insieme e nel rispetto della loro dignità.

La seconda questione riguarda l’atteggiamento di una parte della minoranza, che si è immediatamente mobilitata per difendere l’operato di Aler. Sono gli stessi che in passato hanno affidato ad Aler le case comunali di Cremona con una convezione costosa e poco efficace e che oggi invitano l’amministrazione a “stare in silenzio” e a non creare problemi a Regione e Governo, nella speranza di ottenere qualche favore per il territorio.

È la posizione espressa pubblicamente da un consigliere di Forza Italia: questa è la loro idea di governo locale. Altro che “prima i cremonesi” e “centralità dei territori”: prima vengono gli equilibri con chi governa in Regione, poi le esigenze concrete delle persone.

Io credo esattamente il contrario. Chi governa una città deve saper collaborare con tutti i livelli istituzionali, riconoscere ciò che funziona, ma anche sollevare con forza le criticità quando le decisioni di Regione o Governo penalizzano Cremona.

Il mio impegno, e quello di questa amministrazione, resta questo: difendere i diritti e la dignità dei cremonesi, senza silenzi compiacenti e senza sudditanza verso nessuno.

f.c.

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