Attualità
29 lug 2025
Si riapre la battaglia sulla piscina comunale. Portesani: "La chiusura dell'impianto è la cifra di una cattiva gestione. Parli il sindaco, ora"
Dopo la comunicazione di ieri riguardo alla chiusura della piscina convertibile (qui l'articolo), si riaprono le schermaglie politiche.
A intervenire, non senza verve polemica, è oggi Alessandro Portsani, consigliere comunale per Novità a Cremona.
“La mancata apertura della piscina cosiddetta ‘convertibile’ per questa estate 2025 - dichiara Portesani -, è esattamente la cifra di una gestione complessivamente deficitaria degli impianti sportivi di tutta la città. Non è il singolo caso qui in discussione. E’, invece, il metodo con cui si amministra la ‘res pubblica’ che è deficitario e quanto mai scadente”.
Prosegue il consigliere: “Ci sembra alquanto incredibile che l’assessore Zanacchi spieghi il disservizio affermando che la struttura ha ‘notoriamente presentato problemi’ che seppur con interventi non sono mai stati risolti. Mi chiedo se sia possibile che un’amministrazione non pretenda dai suoi tecnici e dal gestore una soluzione completa e definitiva. Come per altro il fatto, ricordato sempre da Zanacchi, della ‘degenerazione repentina’. Nessuno si è mai preoccupato di bloccarla e di fermarla prima che portasse al blocco totale dell’impianto. Sono giustificazioni che reggono poco. Anzi aggravano la posizione di un’amministrazione che evidentemente non è in grado di fare programmazione. E non è neppure attrezzata a gestire una qualsiasi emergenza. Cosa da non credere per un blocco di assessori che governa Cremona oramai da decenni”.
E non è tutto. Portesani, infatti, incalza: “Il dispiacere che dice di provare il responsabile politico della partita è assai assimilabile a lacrime di coccodrillo che poco servono in queste situazioni. Purtroppo è lo stesso ‘sentimento’ che era stato riversato sulla città ai tempi del blocco della Palestra Spettacolo o di altri impianti finiti nella palude di lavori mai programmati (si ricordi ad esempio il Palazzetto dello sport finito nel dimenticatoio della Giunta Comunale). Mai partiti. Mai organizzati, anche in collaborazione con i privati che li gestiscono, spesso lasciati ai margini dei confronti e delle decisioni. Un vero e proprio scollamento, che emerge in tutta la sua complessità, quando il ‘guasto’ va a toccare direttamente il cittadino. Certo capiamo le ristrettezze di bilancio, che è la scusa che si mette sul tavolo quando le giustificazioni politico/amministrative non reggono più al vaglio della ragione e del buon senso, ma una programmazione oculata eviterebbe anche questi mal di pancia economici”.
“Ecco a questo punto”, conclude Portesani, “‘Novità a Cremona vorrebbe ora sentire anche la voce del sindaco Andrea Virgilio. Dica lui cosa si devono aspettare i cremonesi per i prossimi anni in materia di gestione degli impianti sportivi. Siamo pronti ad ascoltarlo”.
f.c.
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