Attualità
16 ago 2025
Violini cremonesi contraffatti, ormai il re è nudo e ne parla anche la Radiotelevisione svizzera. Si confida nella legge regionale
A Cremona, soprattutto tra gli addetti ai lavori, è un fatto noto e stranoto. E, come si suol dire, il re è nudo. Non a caso, proprio nei mesi scorsi in Regione Lombardia si è lavorato per stendere il testo del progetto di legge per la valorizzazione della liuteria cremonese (qui l'articolo).
Ma il problema della contraffazione dei violini "Made in Cremona" è serio e radicato da anni (decenni, in realtà), al punto che ne ha parlato, solo un paio di giorni fa, anche la RSI, Radiotelevisione svizzera, succursale della Società svizzera di radiotelevisione.
“Aumentano le contraffazioni dei violini di Cremona – questo il titolo del servizio del telegiornale del 14 agosto pubblicato sul sito della Radiotelevisione svizzera –. Vengono realizzate principalmente in Cina e nell’Europa dell’est. Ora una legge intende proteggere e valorizzare questa eccellenza artigianale”.
Ebbene, la Radiotelevisione svizzera parte da un fatto di cronaca: “Nove milioni di franchi: è la somma per la quale è stato venduto all’asta uno Stradivari all’inizio di quest’anno. Cifre che possono facilmente ingolosire i malintenzionati e infatti sono in aumento le contraffazioni dei violini di Cremona”.
Le copie dei violini cremonesi, come noto da tempo, “Vengono realizzate principalmente in Cina e nell’Europa dell’est”.
Quindi il passaggio dedicato alla recente approvazione della legge regionale: “In difesa di quest’eccellenza artigianale è quindi intervenuta la Regione Lombardia con una legge che intende proteggere e valorizzare il Made in Cremona”.
Il servizio prosegue ricordando che nella nostra città “sono circa 200 le botteghe di liuteria. Tra queste quella del 52enne Stefano Conia, terza generazione di liutai, che si sono tramandati anche il nome. Per distinguersi, ci tiene al soprannome “Il giovane”, nonostante ormai da quasi 40 anni costruisca violini nella bottega di sempre, non distante dalla casa nuziale di Stradivari”.
“La liuteria a Cremona – ricorda ancora il servizio realizzato dalla Radiotelevisione svizzera – è un’eccellenza artigianale che tramanda gli insegnamenti dei Grandi Maestri Stradivari, Amati e Guarneri del Gesù, perpetuando il “saper fare liutario”, dal 2012 riconosciuto come Patrimonio Immateriale dell’Unesco. Oggi però è più che mai minacciata dalla contraffazione. “È un fenomeno che colpisce parecchio l’artigianalità dei nostri strumenti – dichiara Giorgio Grisales, presidente del Consorzio liuteria -, in quanto qualche sprovveduto compra degli strumenti all’estero, mercato cinese o bulgaro, e poi porta questi strumenti a Cremona marchiandoli ‘Made in Cremona’”.
Toccherà ora alla legge regionale di recente approvazione, conclude il servizio, “non solo combattere la contraffazione, ma anche valorizzare e promuovere il prestigio cremonese”.
In sintesi, c'è molta aspettativa attorno alla legge regionale e la posta in gioco è molto alta. Perché quello che fino ad alcuni anni fa era un "imbroglio" noto entro il perimetro locale, oggi è un fatto conosciuto in tutto il mondo, come dimostra il fatto che anche la televisione svizzera se ne occupi.
E di certo, se non si pone rimedio a questa piaga l'unica vera eccellenza di Cremona nel mondo rischia di perdere inesorabilmente valore.
f.c.
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