L'intervento
23 giu 2025
Venti di guerra: "L'incapacità della politica. Forse sarebbe meglio una volta tanto fermarsi. Non solo chi governa il mondo, ma tutti"
Sto guardando le immagini in TV sui fatti del medio oriente. Non mi soffermo sul giudizio. Troppo presto. Mi preoccupa la confusione e specialmente la nullità di una Europa insignificante, inconsistente e divisa. Mi preoccupano gli ordini sparsi dei Macron, del nostro ministro Tajani, del primo ministro tedesco che "odinano" de-escalation.
Che confusione ormai. Per anni i giornali riportavano i massacri dei russofoni in ucraina. Per anni gli ucraini venivano chiamati fascisti. Per anni si sentiva il monito di Putin basta allargamenti ad est della Nato. Ingordi e malefici abbiamo bypassato gli accordi dopo la caduta del muro di Berlino. Abbiamo mangiato tutto. Polonia, Bulgaria, Romania, paesi baltici, etc...
In nome e per conto di chissà cosa, abbiamo la ferita della guerra nella ex Jugoslavia. E l'Iraq. Una guerra falsa peggio di giuda. Ed il 7 ottobre, ormai dimenticato davanti ai morti innocenti palestinesi. Lo erano anche gli ebrei, sgozzati. Qui ormai è tutto un tifo. Pro o contro come delle banderuole.
I nostri politici ci sguazzano. La Meloni non sa più che pesci prendere per restare protagonista di cosa? Del nulla. Il ministro degli esteri lo vedo bene al bar con Bersani sulle colline del piacentino a bere del gutturnio con della coppa super. La segretaria del PD è troppo impegnata a controllare i 5 stelle e a partecipare ai gay pride (con tutto il rispetto per i miei tanti amici omosessuali). Conte è davvero di una ignoranza cosmica come il buon Matteo che vive di pancia. Non entro nello strano mondo del gruppo Fratoianni.
Ma io mi chiedo come andremo a finire? Non si rendono conto i nostri politici tutti del mondo in cui stiamo vivendo?
Nel frattempo che la Boldrini continua ad uscire con le sue dichiarazioni sui migranti, sul futuro che è loro dai quali dovremmo imparare, sulle giustificazioni quando proprio oggi un integralista islamico si fa esplodere in una chiesa cristiana con centinaia di morti.
Cazzo. La guerra è morte e distruzione. È odio e vendetta. Sempre. Qualsiasi guerra.
Ed intanto un Papa continua a predicare con il plauso degli stessi politici di fermarsi perché ancora poco e non ci sarà via di ritorno.
Ecco. Forse sarebbe meglio una volta tanto fermarsi. Non solo chi governa il mondo, ma tutti. Ed ascoltare le parole di un uomo che contro il nostro modo di vivere ormai, ci chiede la pace.
In alto, foto di Pavellllllll da Pixabay
Roberto Borsella
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