Attualità

03 lug 2025
Ventura Marcello

"Vitalizi" ai consiglieri regionali, Ventura (FdI) non ha aderito: "Nessun assegno per me, non usufruirò del trattamento previdenziale previsto da questa legge"

Marcello Ventura, consigliere regionale per Fratelli d'Italia, non è tra i consiglieri che hanno fatto domanda per il cosiddetto "vitalizio". A precisarlo, a seguito della nostra inchiesta di ieri (qui l'articolo), è lo stesso Ventura.

"In merito alla Legge Regionale n. 1 del 2025, che ha introdotto un assegno previdenziale contributivo per i consiglieri lombardi, voglio chiarire con la massima trasparenza la mia posizione", esordisce il consigliere regionale.

«Pur avendo votato a favore in aula - spiega Ventura -, non ho presentato richiesta per accedere all’assegno. È stata una scelta personale: non usufruirò di alcun trattamento previdenziale previsto da questa legge. Il motivo del mio voto favorevole è semplice: oggi i consiglieri regionali versano trattenute previdenziali ogni mese, ma questi contributi non sono riconosciuti ai fini pensionistici. Solo i dipendenti pubblici, grazie ai contributi figurativi, hanno la copertura piena durante il mandato. Chi invece proviene da attività autonome o da situazioni prive di contribuzione attiva si ritrova con un vuoto contributivo, nonostante i versamenti".

"La legge - conclude il consigliere - introduce un meccanismo volontario e contributivo, non un vitalizio, pensato per garantire una tutela a chi altrimenti ne sarebbe privo. Io, personalmente, ho scelto di non aderire, ma ho votato a favore per consentire a chi non ha coperture alternative di non perdere del tutto gli anni di servizio istituzionale. Credo che sia giusto essere chiari con i cittadini: nessun assegno per me". 

Una decisione, quella di Ventura, che gli fa onore, al di là degli schieramenti e di come la si pensi. Non è invece ancora nota la decisione degli altri due consiglieri regionali di Cremona, Riccardo Vitari (Lega) e Matteo Piloni (Pd).

Nelle prossime settimane Cremona Libera sarà però in grado di sapere quali consiglieri, non solo i cremonesi, hanno aderito e quali no. All'insegna della trasparenza, perché è bene sottolinearlo: il provvedimento è assolutamente legittimo e motivato, ma, come spiega Ventura, ogni consigliere può fare la sua scelta e decidere se fare domanda o meno per il trattamento previdenziale votato in Regione.

f.c.

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