L'inchiesta
02 lug 2025
Lombardia, il ritorno (in sordina) del vitalizio ai consiglieri. La prima legge approvata nel 2025? Questa. Ecco come funziona e quanto ci costa
È successo davvero. Sapete qual è stata la prima legge del 2025 votata e approvata dal Consiglio Regionale lombardo, ovvero la LR n. 1 del 24 marzo 2025? Ve lo diciamo subito: non ha riguardato la sanità pubblica, né il trasporto locale per migliorare la vita dei pendolari sfiancati, né la lotta alla povertà educativa o energetica. No: la priorità assoluta è stata il ripristino (rivisitato) del vitalizio per i consiglieri regionali, sotto il nome di “assegno previdenziale contributivo”.
Nessun errore di numerazione: è davvero la numero 1, la prima approvata dal Consiglio Regionale nel 2025. La prima, mentre fuori la gente affronta il caro bollette, liste d’attesa infinite per una visita, treni regionali in ritardo e scuole che cadono a pezzi. E da pochi giorni questa legge è diventata operativa: esattamente dal 26 giugno.
La scadenza è vicina: chi ha aderito?
Dall'11 luglio 2025, infatti, i giochi saranno chiusi. I consiglieri regionali che avranno voluto accedere al trattamento previdenziale – versando un contributo mensile e ottenendo in futuro una rendita garantita – devono aver presentato richiesta formale entro quella data. Il testo di legge lo dice chiaramente: chi non ha fatto domanda ha rinunciato irrevocabilmente.
A quel punto, ci sarà una sola vera domanda: chi ha aderito davvero? Anche chi aveva votato contro, o non ha premuto il pulsante, o si era dissociato pubblicamente dalla norma? Gli altri? Hanno rinunciato. Dicono.
I cittadini meriterebbero di saperlo. Quindi, senza troppi giri di parole, sarebbe un bel segnale di trasparenza che i tre consiglieri regionali della provincia di Cremona potrebbero dare. Riccardo Vitari (Lega) e Marcello Ventura (FdI) hanno votato favorevolmente. Matteo Piloni (PD) non era presente in aula al momento del voto. Bene. Ma alla fine, hanno o non hanno aderito alla nuova opportunità pensionistica?
La legge: contributiva sì, ma sempre vitalizio è
Il meccanismo prevede che il consigliere versi l’8,8% della sua indennità lorda mensile (6.327 €): circa 556 € al mese. La Regione contribuisce con 2,75 volte l’importo versato, creando un montante che viene rivalutato ogni anno. L’assegno sarà erogato solo dopo i 65 anni, a condizione di aver ricoperto il ruolo per almeno 5 anni.
Non è una pensione, ma nemmeno un trattamento simbolico. È un assegno garantito, cumulabile, costruito su regole scritte dai diretti beneficiari. È facoltativo, certo — ma chi può, difficilmente rinuncia.
Quanto guadagna oggi un consigliere
Indennità lorda mensile: 6.327 €
Rimborso spese forfettario (non tassato): 4.218 €
Totale medio mensile: 10.545 € lordi
Chi ricopre ruoli aggiuntivi (assessore, vicepresidente, ecc.) può arrivare a oltre 13.000 € lordi/mese. E ora, in prospettiva, anche una rendita futura.
A confronto: la pensione per i comuni mortali
Mentre un consigliere potrà accedere a un assegno dopo 5 anni di mandato, a 65 anni, la gran parte dei lavoratori italiani dovrà:
- versare contributi per almeno 20 anni,
- attendere i 67 anni di età,
- oppure raggiungere 42 anni e 10 mesi di lavoro effettivo per la pensione "anticipata" (quasi quota 70).
Un’altra Italia, verrebbe da dire. Ma è la stessa, solo con accessi riservati.
Quanto costa questa scelta alla Regione
Se tutti i consiglieri aderissero, il costo potenziale stimato (fondo, rivalutazioni e assegni futuri) supererebbe 800.000 €/anno. Il triennio 2025–2027 include ancora gli assegni dei vitalizi ante-2013: circa 6,5 milioni di euro di spesa.
Secondo la relazione tecnica, l’indennità differita sarebbe “più sostenibile” del vecchio sistema, ma resta un costo a carico della collettività per garantire un privilegio a pochi.
Insomma, in Lombardia la prima legge del 2025 non cura, non trasporta, non educa. Ma consola: i consiglieri regionali.
E Cremona Libera, tra qualche settimana, sarà in grado di sapere chi ha trovato consolazione e chi, magari, ha detto "NO" col megafono, ma ha firmato "SÌ" con la stilografica.
La foto in alto è tratta dal sito Lombardia Notizie.
Marco Degli Angeli
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