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08 lug 2025
Aprica raccolta rifiuti foto tratta dal sito

Anomalie nei ritiri dei sacchi dell'indifferenziata: 11 minuti al telefono con Aprica per non risolvere niente. Qualche consigliere vuol darsi una mossa?

Toc toc, c'è qualche consigliere comunale di buon cuore disposto a chiedere lumi all'amministrazione, l'unico soggetto che forse – forse – può intercedere e affrontare il problema con l'interlocutore corretto?

Sì, perché nella fattispecie l'interlocutore è la multiutility A2A. Per il comune cittadino, un po' come dire Google, Zuckerberg, Bezos. Forse di più, un'entità astratta, un po' come cercare di mettersi in contatto con Dio, con rispetto parlando.

Noi ci abbiamo provato, ma il risultato è stato nullo. Il nodo è sempre quello: le anomalie che sempre più cittadini hanno riscontrato nelle bollette della TARIP, la tariffa sui rifiuti (qui l'articolo). 

Il caso più eclatante è quello del concittadino che si è visto elencare in bolletta ben 7 ritiri del sacco dell'indifferenziata nel giro di 21 minuti, il 5 ottobre 2024. Non solo, lo stesso cittadino, il giorno 14 maggio 2024 si è visto elencare in bolletta un ritiro del sacco azzurro alle ore 11.31 e 56 secondi, seguito da un secondo ritiro alla stessa identica ora.

E questo è solo il caso più significativo, perché le segnalazioni si moltiplicano. Evidentemente, qualcosa nel sistema di conteggio dei sacchi o nella rilevazione del Tag (il codice univoco attribuito a ogni utenza) non funziona.

Perché mai un cittadino si deve vedere conteggiato due volte o sette volte il ritiro di uno stesso sacco? E ancora: questo incide sul costo totale della bolletta?

Tutte domande che avremmo voluto sottoporre ad Aprica, gestore del servizio, se non fosse che in rete non c'è modo di trovare il recapito di un ufficio stampa. Sicché, stamattina, abbiamo composto il numero verde (800437678) di Aprica, abbiamo atteso, abbiamo digitato il numero 1, corrispondente allo sportello TARIP Cremona, e dopo alcuni minuti di attesa ha risposto una centralinista.

Abbiamo fatto presente il problema, chiedendo di parlare con qualche addetto ai rapporti con la stampa. La centralinista a quel punto ci ha messo in attesa.

Musichetta di sottofondo. Una melodia vagamente jazz con marcato walking bass, che dopo svariati minuti ha messo a dura prova la nostra pazienza. 

Finalmente, dopo la lunga attesa, la centralinista torna in comunicazione. Si scusa, dice che questo è il numero del servizio clienti e che non può fare niente per noi. Dobbiamo inviare una mail al seguente indirizzo: taripcremona@a2a.it.

Buonanotte. Una mail ad A2A. Un po' come la nota leggenda di Andy Warhol con il telefono per parlare con Dio.

Durata complessiva della telefonata, 11 minuti e 15 secondi. Minuti completamente buttati dopo essere stati illusi che la gentile centralinista potesse forse, ma forse, metterci in contatto con qualcuno dei piani alti per illustrare il problema e sentire un po' che ne dice Aprica.

Niente da fare. Il cittadino se la deve sbrigare da solo inviando la mail e segnalando l'anomalia

E' la distanza siderale delle grandi multiutility, bellezza. Altro che, come una volta, tanto tempo fa, in un altro mondo, quando avevi un problema alzavi il telefono e chiamavi l'AEM. E riuscivi pure a parlare con qualcuno in grado di ascoltarti, farsi carico del problema e, magari, risolverlo o quantomeno darti qualche spiegazione.

Qui vige la legge dell'ognuno fa per sé. Il cittadino, se riscontra un'anomalia, accenda il computer e mandi una mail. Poi, magari, vada ad accendere un cero in chiesa nella speranza che A2A lo ricontatti.

Ora, domanda da quattro soldi: non è questo un problema per i cittadini, che già si trovano a dover far fronte ai rincari della tariffa per i rifiuti? E che il rincaro sia stato deciso da Arera, come sostiene il Comune o che Arera non abbia imposto un bel niente, come sostiene l'opposizione, poco conta. 

Qui la realtà è una: si paga di più e in molti strabuzzano gli occhi scorrendo l'elenco dei ritiri dei sacchi azzurri, constatando doppi, tripli ritiri o, peggio ancora, sette ritiri (nove con il doppione di maggio). 

Qualcosa, nel sistema della raccolta rifiuti non funziona correttamente. Saranno casi isolati, sarà una piccola anomalia del sistema, ma come si suol dire, i conti non tornano.

C'è dunque un consigliere comunale di buon cuore che vuole farsi carico della questione?

Noi ci abbiamo provato, ma l'esito è quello descritto sopra. Forse un'interrogazione può sollecitare l'amministrazione a darsi una mossa. 

Ammesso che la si voglia fare per dare un riscontro concreto ai cittadini che attendono risposte e che magari hanno già scritto ad A2A e se ne stanno in attesa di una risposta dall'entità invisibile alla quale si è deciso di consegnare le chiavi della città per quanto riguarda i servizi essenziali.

Federico Centenari

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