Attualità
11 ago 2025
Autostrada Cremona-Mantova, qualcosa si muove con l'entrata in scena di "Strade Veloci Srl"? I dubbi dei comitati e delle associazioni
L'autostrada Cremona-Mantova, un progetto che affonda ormai le sue radici in tempi remotissimi (se ne parla da almeno 20 anni), continua a far discutere. E' di qualche giorno fa la notizia secondo la quale, dopo due aste andate deserte, la newco bresciana Strade Veloci S.r.l. (presidente Francesco Bettoni, ex presidente di BreBeMi e presidente della Camera di Commercio di Brescia), avrebbe presentato una manifestazione d'interesse.
Laddove la manifestazione d'interesse andasse a buon fine, si avrebbe un cambio di concessionario e, forse (in questa vicenda ogni dubbio è legittimato), il progetto potrebbe riprendere slancio.
Anche alla luce di questo si è rianimata la protesta dei tanti gruppi ambientali che da anni si oppongono al progetto. La protesta è sisntetizzata in una nota stampa firmata da un grande numero di associazioni: Coord. Comitati No autostrade Cr-Mn e Ti-Bre - Italia Nostra Mantova - Legambiente Cremona- WWF Cremona - Fiab Lombardia - Noi Ambiente, Salute ODV Viadana - Crea Futuro per le Energie Rinnovabili - Associazione Persona-Ambiente Gruppo Ecologico “El Muroon”- Forum delle idee - NoTriv Lombardia – ArciBassa- Salviamo il Paesaggio cremonese- casalasco - Gruppo Ambiente il Quadrifoglio - Stati Generali Clima Ambiente e Salute della Provincia di Cremona.
"Da oltre vent'anni, e per l'esattezza dal 2003, anno in cui la Regione ha approvato il progetto preliminare dell'autostrada Cr-Mn, le sorti della sua realizzazione sono rimaste legate alla ricerca dell'equilibrio del suo PEF (piano economico finanziario) indispensabile per l’approvazione da parte della Giunta Regionale del progetto definitivo.
Un progetto definitivo che non è mai stato approvato e la cui ultima versione, depositata in Regione nell’agosto 2020, è stata approvata da Aria spa (la società regionale concedente) solo in linea tecnica in quanto non corredata da un piano economico finanziario (PEF) affidabile e bancabile, e con la richiesta di un contributo pubblico a fondo perduto di 500 Mln di euro (superiore al limite massimo previsto dalla legislazione regionale), oltre che per tariffe applicate all’utenza (circa 15 euro per andata e ritorno da Cremona a Mantova) e costi di gestione troppo elevati. Un PEF che non può essere approvato perché non sostenibile, e che non può essere riequilibrato perché non approvato.
Anche i flussi di traffico considerati e sovrastimati dalla concessionaria, ancorché messi in discussione prima da uno studio commissionato dalle Province di Cremona e di Mantova e poi da quello della Regione del 2019 (solo 23.020 i veicoli attesi al 2045 con entrambe le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre completate), non hanno consentito a Stradivaria spa di redigere e produrre alla Regione un PEF in equilibrio e quindi approvabile.
Il duplice contenzioso aperto presso il Tribunale Civile di Milano e il TAR Lombardia tra la Regione e Stradivaria Spa, che doveva rappresentare l'epilogo di questa concessione autostradale, sancendo in ogni caso l'uscita di scena dell’attuale concessionaria, ha subito una battuta d’arresto per consentire la trattativa e la possibile cessione della maggioranza di Centro Padane spa, che controlla Stradivaria spa titolare della concessione della Cr-Mn, ad uno dei fondi americani di investimento di cui la stampa ha parlato in diverse occasioni.
Le cose però sono andate molto diversamente e neanche il tentativo di aggiudicare, prima mediante asta pubblica e poi a trattativa privata, la quota pubblica delle azioni di Centro Padane spa ha avuto l'esito sperato. I tempi di questa operazione erano funzionali alla data del 31 luglio 2025, scadenza entro la quale per legge gli enti pubblici devono approvare la salvaguardia degli equilibri e l'assestamento generale di bilancio, con parere obbligatorio dell'organo di revisione.
Così il Comune di Cremona, che ha deliberato in merito a questo adempimento in data 14/7/2025, non ha accertato l’entrata di 2.450.000,00 iscritta nel bilancio di previsione 2025 a titolo di proventi per la vendita delle proprie quote in Centro Padane, congelando gli investimenti che per pari importo sono vincolati a questa entrata.
Risulta ora quantomeno singolare che proprio a ridosso del 31 luglio una società di recentissima costituzione, "Strade veloci srl" con sede a Brescia, abbia inviato una semplice "manifestazione di interesse" (allo stato attuale non c’è nessuna offerta economica) all'acquisto delle suddette quote azionarie.
Questa newco, composta da tre soci e un capitale sociale di € 30.000,00, è stata costituita il 17/7/2025, ha iniziato la propria attività il 24/7/2025 e ha come scopo principale la “promozione, progettazione, realizzazione e gestione di autostrade, sia direttamente che in partecipazione”.
Difficile per ora esprimere una valutazione sulle reali potenzialità di questo nuovo soggetto che pare si voglia proporre di riuscire nell'impresa, che solleva in noi molti dubbi sui reali obiettivi, in cui altri privati hanno ripetutamente fallito e che ha visto defilarsi anche importanti e speculativi fondi di investimento: quella di far quadrare i conti del progetto autostradale della Cremona-Mantova, mettendone in equilibrio il piano economico finanziario, in un nuovo contesto in cui il raddoppio ferroviario della Mantova-Codogno, nonché i raccordi ferroviari previsti assorbiranno una considerevole quota di traffico, pesante e leggero, rendendo più sostenibile la mobilità del nostro territorio e più sicure e meno inquinanti le nostre strade.
No alle autostrade Cr-Mn e Ti-Bre! - Sì alla riqualificazione della SS10!".
Sulla lunga e tormentata vicenda della Cremona-Mantova, è possibile avere un quadro completo leggendo l'approfondimento di Marco Degli Angeli, pubblicato da Cremona Libera quasi due mesi fa e reperibile a questo link.
f.c.
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