Attualità
12 dic 2025
Il consigliere regionale Piloni (Pd) sul caso dello sfratto: "La Regione deve stanziare fondi ai Comuni per poter recuperare gli alloggi pubblici"
“C'è un modo per affrontare, con serietà e concretezza, il problema del diritto alla casa che, anche a Cremona, l'episodio relativo allo sfratto di due inquilini Aler ha ulteriormente evidenziato: stanziare almeno 80 milioni di euro nel triennio 2026-2028 per permettere ai Comuni lombardi di recuperare gli alloggi sfitti di loro proprietà”.
Con questa dichiarazione il consigliere regionale del Pd, Matteo Piloni, interviene sul caso che in questi giorni ha fatto molto discutere a Cremona (qui uno dei nostri articoli). Piloni annuncia in proposito un ordine del giorno del gruppo regionale del Partito Democratico, che sarà presentato la prossima settimana durante la discussione del bilancio di previsione in Consiglio regionale.
“La situazione degli alloggi sfitti rappresenta un’emergenza abitativa e sociale che non possiamo più ignorare – dichiara il consigliere regionale -. E il dibattito sorto a Cremona lo dimostra. Allora facciamo in modo che, chi ne ha competenza, crei le condizioni per affrontare il problema e dare risposte”.
“Nella nostra regione – sottolinea Piloni - ci sono oltre 15mila appartamenti comunali inutilizzati solo perché i Comuni non hanno risorse sufficienti per ristrutturarli. Numero che si somma agli oltre 30mila di proprietà della Regione (Aler)”.
“Da una parte aumenta la domanda di case a canone sostenibile, dall’altra migliaia di alloggi restano inutilizzati per mancanza di fondi – aggiunge il consigliere -. La Regione, che ha piena autonomia in materia di politiche abitative, ha il dovere di intervenire”.
Piloni sottolinea che in Lombardia la quasi totalità dei Comuni ha bilanci troppo piccoli per far fronte alle manutenzioni necessarie, come evidenziato dai dati SISTAN: “Solo quattro Comuni lombardi superano i 100 mila abitanti. Tutti gli altri hanno margini economici ridotti, spesso insufficienti per recuperare il proprio patrimonio abitativo. Proprio come il comune di Cremona. Senza un sostegno regionale e nazionale adeguato, la ristrutturazione degli alloggi sfitti resterà un obiettivo irraggiungibile”.
Il consigliere aggiunge poi che l’intervento richiesto è perfettamente coerente con gli strumenti programmatori regionali: “Il Programma regionale di Sviluppo Sostenibile (PRSS) di questa legislatura e il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) ribadiscono tra le priorità la riattivazione degli alloggi sfitti e la manutenzione del patrimonio edilizio pubblico. Ancora una volta, come ormai ogni anno, chiediamo che dalle parole si passi ai fatti, inserendo risorse vere nel bilancio”.
Nella provincia di Cremona il problema è particolarmente evidente: gli alloggi sfitti di proprietà comunale sono 841, di cui 416 nel capoluogo e 425 negli altri comuni della provincia. La maggior parte – 597 unità, di cui 321 in città a Cremona – è inutilizzabile perché necessita di interventi di ristrutturazione; 66 restano chiuse per carenze manutentive (di cui 50 in città) e 140 sono semplicemente libere (dati Regione 2024).
“Questi numeri – conclude Piloni – dimostrano con chiarezza che Cremona ha bisogno di un impegno straordinario della Regione. In città il numero degli alloggi di proprietà del Comune è molto più alto di quelli di Brescia e Mantova, rispettivamente 178 e 17 (per citare i numeri di quelli previsti nei piani di ristrutturazione). Credo che la Politica tutta dovrebbe richiedere a gran vice, a Regione e Governo, che su Cremona venga data un'attenzione specifica e straordinaria. Recuperare gli alloggi sfitti significa migliorare la qualità abitativa, ridare vita ai quartieri e rispondere concretamente alle famiglie che oggi aspettano una casa. La nostra proposta al bilancio c'è. Mi auguro che il centrodestra, anche locale, decida di sostenerla insieme”.
redaz.
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