Attualità
10 dic 2025
L'allarme dell'ex ministro Costa: "Nell'inquinata Pianura Padana il governo taglia del 63% il fondo per il miglioramento della qualità dell'aria"
L'allarme arriva dal parlamentare del Movimento 5 Stelle, Sergio Costa, già ministro dell'Ambiente. E se le parole di Costa troveranno conferma nel bilancio del Governo, sarà un colpo durissimo inferto a tutti gli abitanti della Pianura Padana, una delle aree più inquinate in Europa.
E in tutto questo, va da sé, Cremona e i cremonesi pagheranno conseguenze altissime in termini di salute, dal momento che, come è ampiamente dimostrato da una miriade di studi internazionali (uno su tutti quello dell'Agenzia Europea dell'Ambiente), qui abbiamo livelli di inquinamento altissimi e l'aria peggiore d'Europa, secondi solo a Nowy Sacz, in Polonia.
Ebbene, in un post sulla sua pagina Facebook, ieri sera l'ex ministro Costa ha avvertito: “L'aria della Pianura Padana è già un'emergenza sanitaria nazionale, eppure il Governo Meloni si prepara a sferrare un colpo mortale alla salute di 25 milioni di cittadini”.
Prosegue il deputato: “Ho letto i numeri del Disegno di Legge di Bilancio 2026 e sono inaccettabili. E' previsto un taglio del 63% al fondo destinato al miglioramento della qualità dell'aria nel bacino Padano. Parliamo di 204 milioni di euro tagliati su 320 milioni totali per il triennio!”
Questo, traduce in soldoni Costa, “Significa l'azzeramento degli sforzi: per il 2027 si passa da 105 a soli 20 milioni (taglio dell'80%). Per il 2028 da 110 a soli 25 milioni (taglio del 76%)”.
“Perché questa decisione irresponsabile? – si chiede Costa – L'Agenzia Europea certifica che in Italia, concentrate al Nord, ci sono state 43.000 vittime di PM2,5 nel 2023. I tagli bloccano gli investimenti che stavano iniziando a dare i primi, fragili risultati contro patologie respiratorie e cardiovascolari”.
Tutto questo, incalza il parlamentare, “si traduce in falde contaminate, bambini che continuano a crescere respirando veleni ed esposizione a nuove, probabili procedure d'infrazione”.
Conclude Costa: “Quando ero Ministro, iniziammo gli investimenti per affrontare seriamente questo problema (con il Governo Conte e il Clean Air Dialogue di Torino). Vedere che proprio adesso, quando serve accelerare, si decide di abbandonare i cittadini al loro destino è un atto di totale disattenzione. Contrasteremo questa norma in tutti i modi! La salute dei cittadini non è negoziabile. Dobbiamo alzare la voce!”.
Questo il monito di Costa. Sarà necessario vedere effettivamente il documento di bilancio, ma se la notizia trovasse conferma, i cremonesi e tutti gli abitanti della Pianura Padana rischierebbero di trovarsi di fronte a una prospettiva inquietante per il futuro. Un futuro, è il caso di dirlo, sempre più nero.
Federico Centenari
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