L'intervento

12 nov 2025
Polizia Foto di Yildiray Yücel Kamanmaz da Pixabay

Lettera aperta al Pd locale: "Va bene parlare di accoglienza e inclusione, ma ricordate quando avete tagliato le risorse alle forze dell'ordine?"

Carissimi amici del Partito Democratico,

vi scrivo con un sorriso amaro e una domanda che, probabilmente, vi farà storcere il naso: "Vi siete mai guardati allo specchio?"

Ah, come ci piace ricordare, nel bel mezzo di un mondo che sembra affondare, il nostro PD – sempre pronto a parlare di "accoglienza", "solidarietà" e "inclusione" – ha preso il timone del nostro Paese dal 2013 al 2021, con governi a guida Letta, Renzi, Gentiloni e, infine, Conte II.

Un lungo periodo di "amore fraterno" per i migranti, una vera e propria marcia trionfale di sbarchi, di promesse e di abbracci a braccia aperte. E mentre si inneggiava all'inclusione, alla solidarietà europea, e alle politiche di accoglienza, l’Italia è stata invasa da 780.425 sbarchi di migranti, alcuni dei quali, come si dice in politichese, non proprio "in regola".

Certo, siamo tutti d'accordo che accogliere è un dovere umano, ma forse, quando la sicurezza interna inizia a fare acqua da tutte le parti, un piccolo "esame di coscienza" potrebbe non guastare, no? Eh già, in quel lungo periodo in cui vi siete dedicati anima e corpo alla causa dell'accoglienza, avete sistematicamente tagliato le risorse alle forze dell'ordine, come se non fosse affar vostro.

Lo so, lo so, il "blocco del turnover" vi suona familiare, ma magari non sapete che con il vostro aiuto il personale delle forze di polizia è diminuito mentre la criminalità è aumentata a suon di statistiche. Avete, con molta grazia, deciso che l'unica cosa da congelare fosse il turnover delle forze di polizia, non certo le risorse per gli immigrati. Ecco, le risorse per le forze dell'ordine sono state congelate, ma le risorse per l'accoglienza non hanno mai visto il minimo abbassamento.

Non solo, ma nei vostri splendidi governi, che sono stati il sogno di ogni buon burocrate, avete pensato bene di ridurre i fondi per la formazione e per le attrezzature. E sapete come funziona, vero? Meno formazione, meno equipaggiamento, meno agenti. E così le forze dell’ordine hanno lavorato con il sorriso, ma con meno strumenti, cercando di mantenere la calma in un Paese che sembrava essere in balia di chiunque.

Ah, e non dimentichiamo, giusto per chiudere il cerchio, che in quegli anni vi siete distinti per contratti bloccati e stipendi fermi per i vostri “eroi della sicurezza” che, nel frattempo, cercavano di tenere sotto controllo una situazione che, grazie a voi, si è complicata sempre di più. In altre parole, meno soldi, meno agenti, più reati. Ma sono sicuro che vi sentivate a posto con la coscienza, no?

Quindi, prima di continuare a pontificare dalla vostra torre d'avorio locale, forse una piccola riflessione sui danni fatti sarebbe il minimo, non credete? Oppure, se davvero volete continuare a fare politica da “grembiulino dell'accoglienza”, senza fare i conti con la realtà, almeno mettetevi una bella maschera da supereroi: "Accoglitore di popoli e distruttore di forze dell'ordine".

Spero che, prima di riempire di nuovo i giornali con la solita retorica, vi facciate una bella domanda: "Ma siamo proprio sicuri che la 'soluzione' che abbiamo proposto abbia funzionato?"

Ecco, cari amici, questa è una lettera di "buon senso". Ma sapete cosa dicono: "Il buon senso è il senso comune, ma purtroppo, nella politica, è il meno comune tra i sensi."

Con tanto affetto,


Un cittadino qualunque, che preferisce la sicurezza alla propaganda.

Antonio Sivalli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tutti gli articoli