Attualità
21 lug 2025
La criminalità a Cremona non va in vacanza ma da Roma nessuna risposta: "Strade sicure" e carenze d'organico? Non se ne sa più niente
Quasi due mesi e mezzo sono passati da due importanti atti compiuti per far fronte ai problemi di sicurezza a Cremona, ma niente si è mosso. Nel frattempo, le cronache locali riportano ancora di aggressioni ed episodi di violenza in pieno centro (tra gli ultimi in ordine cronologico, quelli di una settimana fa in piazza della Pace e piazza Marconi).
Allo stesso modo, le cronache riportano l'impegno di Polizia e Carabinieri sul fronte del presidio del territorio. Ma tutto questo non basta e i due segnali più forti emersi sino ad ora rimangono inascoltati dal governo.
Il primo è l'approvazione, il 12 maggio in Consiglio comunale, della mozione “Strade Sicure” per chiedere al governo l'intervento dei militari in città a tutela della sicurezza. Proposta da Fratelli d'Italia, la mozione è passata ma ad oggi non si hanno notizie da Roma e dei militari (ammesso che questa sia la soluzione) non si vede traccia.
Un punto è da chiarire subito: su queste partite il Comune ha ben poco margine. Può fare poco o nulla, insomma. Il problema è a Roma, al ministero, dove, evidentemente, non c'è fretta nel dare una risposta a Cremona.
L'interlocutore, in questo caso è la Prefettura e, in seconda battuta, i parlamentari del territorio. Prefettura e parlamentari dovrebbero fare pressing sul ministero per dare seguito alla mozione, ma come detto, ad oggi di “Strade Sicure” non si sa niente.
Nei giorni scorsi abbiamo chiesto di poter parlare con il Prefetto per fare il punto, ma non c'è stato ancora modo di avere un'interlocuzione.
E la mozione giace nel limbo romano. Il governo vi darà seguito? Non è dato sapere.
L'altro importante atto registrato sempre nei mesi scorsi sul versante sicurezza è l'appello del SAP (Sindacato Autonomo di Polizia), che ha scritto una lettera al senatore Renato Ancorotti facendo presente la grave carenza d'organico che le forze dell'ordine su tutto il territorio si trovano a dover affrontare.
La lettera è del 18 maggio, ma anche in questo caso, da allora nessuna risposta concreta. Polizia e Carabinieri rimangono in condizioni di sotto organico e da Roma, salvo qualche trasferimento in programma che tuttavia verrà parzialmente vanificato dai pensionamenti (qui l'articolo), nessun segnale.
Nel frattempo a Cremona il tema sicurezza rimane di stretta attualità. Gli episodi criminosi si susseguono ma da Roma zero. Nessuna risposta. Certo, il periodo estivo non aiuta, ma non per questo aggressioni ed episodi di violenza vanno in vacanza. Eppure, nessun segnale.
Possibile che tra Prefettura e parlamentari non si riesca a smuovere qualcosa in quel del ministero? Allo stato attuale sembra proprio di no.
Attendiamo che la Prefettura ci ricontatti per poter avere almeno il quadro della situazione attuale e sapere se dalla Capitale è arrivata quantomeno una risposta, anche solo interlocutoria.
f.c.
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