Il commento
12 nov 2025
Tra Festa del Torrone e mercato infrasettimanale la viabilità oggi è un inferno: strade chiuse, deviazioni, ingorghi. E c'è da augurarsi che non servano ambulanze
Va bene, c'è la Festa del Torrone e guai a lamentarsi. Va bene, oggi è mercoledì e c'è il mercato. Il fatto è che metti insieme questo, metti insieme quello, quel che ne ricavi è che la viabilità cittadina, oggi, si è trasformata in un “inferno”, come la definisce un lettore.
Sono diverse le segnalazioni che stiamo ricevendo in queste ore relative ai disagi causati da ingorghi, code, modifiche alla viabilità e traffico in città.
“Traffico impazzito in città – commenta, tra gli altri l'ex consigliere Luigi Lipara –. Non c’è percorso alternativo praticabile senza lunghissime code nell’ora di punta. Anche via Giordano è bloccata per tutta la sua lunghezza. Via Cadore inchiodata”.
A causare i forti disagi sono le scelte in materia di viabilità adottate dall'amministrazione nel difficile tentativo di conciliare l'occupazione del centro da parte degli stand della Festa del Torrone e quelli del mercato.
A complicare il tutto, la decisione di chiudere corso Vittorio Emanuele in una giornata infrasettimanale, decisione alla quale si aggiunge quella di chiudere anche via Ruggero Manna.
Il risultato? Quaranta minuti per raggiungere destinazioni che normalmente si coprono in meno di un quarto d'ora.
Ma al di là dei disagi arrecati ai normali spostamenti dei cittadini, si pone anche il problema della sicurezza, in tutti i sensi. Basti pensare ai tempi che impiegherebbe un'ambulanza per muoversi in queste condizioni. Se, malauguratamente, fosse necessario per il pronto soccorso raggiungere un edificio a metà di corso Vittorio Emanuele, quanto ci impiegherebbe l'ambulanza? E con quali esiti per chi ne ha bisogno?
Insomma, non è questione di lamentele fini a se stesse: il problema è reale, come dimostrano le segnalazioni. E ben vengano tutte le manifestazioni in grado di animare la città, ma la domanda è la stessa che ci si pone ormai da anni riguardo al transito in piazza Marconi nei giorni di mercato, quando per raggiungere l'autosilo occorre incolonnarsi creando intasamenti e, di riflesso, aumentando l'inquinamento cittadino.
E la domanda è: possibile che non si riesca a effettuare una pianificazione più “ragionata” della viabilità quando la città ospita eventi che comportano lo spostamento del mercato, oppure l'occupazione di intere porzioni del centro con stand e mezzi dei venditori?
Senza contare che, spalmata com'è su due settimane, la Festa del Torrone crea un disagio a medio termine non indifferente. E tutto per un evento che, a conti fatti, richiama turisti e muove i cittadini quasi al 90% del tempo nei fine settimana.
Per il resto, è sufficiente farsi un giro a piedi in centro per vedere che gli stand sono quasi deserti.
E allora, senza con questo criticare l'iniziativa, non è forse il caso di ripensarne la formula e tornare all'evento unico concentrato in un solo fine settimana lungo, come da tempo in molti chiedono?
Le alternative non sono molte: il mercato ha il diritto di svolgersi come sempre, ma è necessario conciliare le due esigenze, predisporre modifiche alla viabilità adeguate, in grado di non paralizzare il traffico lungo le direttrici principali che portano al centro.
E per farlo non basta la sola amministrazione, occorrerebbe un dialogo costruttivo tra Comune, Polizia Locale e commercianti.
Diversamente, in giornate come quella odierna, è il caos e c'è solo da augurarsi che nessuno abbia bisogno di un'ambulanza in tempi stretti.
Nella foto di un lettore, via Giordano questa mattina.
Federico Centenari
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