Attualità
29 giu 2025
Dermatite bovina, ecco i 29 Comuni cremonesi in zona di sorveglianza. La Regione: stop fiere e misure anche per macellazione e latte crudo
In Lombardia sono scattate misure urgenti per far fronte al caso di dermatite nodulare bovina (Lumpy Skin Disease) rintracciato nei giorni scorsi in un allevamento di Porto Mantovano (Mantova). Alcuni capi sono stati “movimentati” anche in un'azienda della provincia di Cremona, come si è appreso (qui il nostro articolo) e non a caso anche 29 Comuni del Cremonese sono ora in Zona di Sorveglianza.
Venerdì, per far fronte alla situazione, è intervenuta la Regione Lombardia in accordo con il Ministero della Salute, come riporta Lombardia Notizie: “Abbiamo agito con tempestività e rigore – dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi – applicando tutte le misure sanitarie previste per contenere la diffusione della malattia. Che, ricordiamo, non si trasmette all’uomo né tramite carne né tramite latte. Al tempo stesso, abbiamo ottenuto dal Ministero le deroghe necessarie per non bloccare la filiera. Il trasporto del latte crudo verso i caseifici del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano è consentito. Una scelta fondamentale per evitare danni economici”.
L’attività di indagine clinica e diagnostica, fa sapere la Regione, “è tuttora in corso su tutti gli animali oggetto di movimentazioni recenti, soprattutto provenienti dalla Sardegna, da dove si era originato il primo focolaio. Regione Lombardia continuerà a monitorare con la massima attenzione l’evolversi della situazione, in costante coordinamento con le autorità sanitarie locali e nazionali”.
Oltre al sequestro dell’allevamento interessato e all’istituzione delle zone di protezione (20 km) e sorveglianza (50 km), “sono scattate le principali disposizioni di contenimento. In entrambe le zone è vietata la movimentazione di bovini per fiere, mostre e mercati. È inoltre interdetto lo spostamento di letame e liquami da allevamenti siti all’interno della zona di restrizione. Sui reflui sono però in fase di preparazione appositi protocolli che consentiranno anche questa movimentazione con norme sanitarie a garanzia”.
“Per garantire la continuità produttiva e salvaguardare il comparto agroalimentare – fa sapere la Regione –, sono previste importanti deroghe, concordate con il Ministero della Salute. In particolare, è consentito il trasferimento di animali vivi provenienti da zone libere verso impianti di macellazione situati all’interno delle zone di restrizione. La movimentazione di animali da vita (verso altri allevamenti) è al momento consentita nelle zone di restrizione solo per motivi di benessere. E ciò fino a quando il quadro epidemiologico non risulterà chiaro. La movimentazione di animali verso macellazione è garantita previa visita cliniche effettuate dai veterinari delle ATS”.
Infine, la deroga per il latte crudo, che, “pur non potendo essere destinato direttamente al consumo umano se proveniente da allevamenti in zona di restrizione, potrà comunque essere trasportato verso stabilimenti di trasformazione autorizzati. Dove verrà sottoposto a pastorizzazione o a processi idonei alla sicurezza alimentare”.
LE ZONE DI RESTRIZIONE NEL CREMONESE - L'ordinanza n. 295/2025/ATS-VET di ATS Valpadana del 25 giugno 2025, titolata "Istituzione zona di protezione e zona di sorveglianza", entra nel merito. In particolare prevede la Zona di Sorveglianza che interessa molti Comuni del Mantovano e del Cremonese.
Di seguito i comuni del Cremonese compresi nella zona di sorveglianza:
Calvatone
Cappella de' Picenardi
Casalmaggiore
Casteldidone
Cella dati
Cicognolo
Cingia de' Botti
Derovere
Dosolo
Gabbioneta-Binanuova
Gussola
Isola Dovarese
Martignana di Po
Motta Baluffi
Ostiano
Pescarolo ed Uniti
Pessina Cremonese
Piadena Drizzona
Pieve San Giacomo
Rivarolo del Re ed Uniti
San Giovanni in Croce
San Martino del Lago
Scandolara Ravara
Solarolo Rainerio
Spineda
Tornata
Torre de' Picenardi
Vescovato
Volongo
COSA SUCCEDE IN QUESTI COMUNI - Nei Comuni sopra elencati sono previste le seguenti misure, indicate sempre dall'ordinanza dell'ATS Valpadana:
In alto, Foto di Matthias Böckel da Pixabay
Federico Centenari
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