L'inchiesta
11 set 2025
Spinadesco, l'acciaieria Arvedi vuole ampliare il parco rottami in area classificata "Ambito di Forestazione". C'è la Valutazione Ambientale: i cittadini lo sanno?
Dopo il tanto contestato parco rottami a Cavatigozzi, come noto l'acciaieria Arvedi ha spostato tutto a Spinadesco. Ci sono voluti alcuni anni, ma il trasferimento è stato completato e adesso, a Cavatigozzi, l'area un tempo adibita a parco rottami è utilizzata per il deposito dei coils (qui il nostro articolo).
Quello che emerge ora è che l'Acciaieria intende ampliare il parco rottami di Spinadesco realizzando al contempo un nuovo capannone. E così, un’area classificata come “Ambito di forestazione” rischia di trasformarsi in un nuovo capannone industriale di oltre 6.000 metri quadrati.
E' tutto nero su bianco e l'operazione, sottoposta a VAS (Valutazione Ambientale Strategica) parte da lontano. Da una richiesta dell'azienda recepita dal Comune di Spinadesco il 30 ottobre 2024 (verbale di deliberazione della giunta comunale n. 66 del 30/10/2024).
In cosa consiste l'intervento richiesto
Ma ecco, in dettaglio, in cosa consiste l'intervento sulla base degli atti ufficiali (in particolare la scheda di procedimento) che Cremona Libera ha consultato.
Alla voce “Breve descrizione del Piano/Programma” è precisato: “La necessità di Acciaieria Arvedi di stoccaggio dei rifiuti metallici utilizzati e recuperati per la produzione dell’acciaio, rende necessario l’ampliamento dello stabilimento, andando ad allargare il piazzale del parco rottami e la realizzazione di un nuovo capannone per il ricovero degli stessi”.
“La proposta di progetto – prosegue l'atto – è di allargare lo stabilimento verso ovest attraverso il riempimento dell’area boschiva in oggetto con materiale inerte conforme al D.Lgs. 152/06 (...) per un’altezza media di circa 5 m, il riempimento fa sì che il nuovo piazzale, avente superficie pari a circa 10.000 mq, si troverà alla stessa quota dell’insediamento esistente”.
“Sull’area è inoltre prevista la realizzazione di un binario ferroviario non elettrificato che parte dai binari esistenti provenienti da est ed è a servizio dell’insediamento produttivo e che avrà lunghezza pari circa a 330 m – si legge poi –. Tale nuova struttura ferroviaria utile allo scarico e carico merci, ridurrà sensibilmente il numero di passaggi ferroviari e di mezzi pesanti su gomma, previsti verso lo stabilimento “Arvedi Nord”.
Un nuovo capannone per il ricovero dei rottami
Il documento precisa infine che “Sul nuovo piazzale verrà costruito un capannone per il ricovero e lo smistamento dei rottami metallici, il fabbricato sarà una struttura di travi e pilastri in cemento armato di forma rettangolare di dimensioni di circa 130m per 50m per un’altezza di 20m. La copertura è composta da tegoli alari e lastre di copertura prefabbricati. Il capannone avente solo la funzione di stoccaggio dei rottami che vengono poi impiegati e riciclati per la produzione dell’acciaio, si configura come una grande “tettoia” aperta su 3 lati. L’unico lato tamponato è il lato lungo ad ovest chiuso con dei pannelli di calcestruzzo prefabbricati che fungono da confine dello stabilimento e che sono a tutti gli effetti parte della barriera acustica”.
Questo è quanto si legge dunque nella Scheda procedimento (ID: 146686 - Ente Comunque di Spinadesco - Tipo procedimento: Procedimento VAS).
Iter quasi concluso, ma i cittadini ne sono al corrente?
L'iter volge quasi al termine, dal momento che, come si legge sempre nel documento, la data di “messa a disposizione” dell'atto ai cittadini è datata 20 agosto 2025 e la data di scadenza per presentare eventuali osservazioni è fissata al 3 ottobre 2025.
Il materiale è disponibile presso il Comune di Spinadesco, anche se lascia un po' sorpresi il fatto che riguardo a questo intervento, che comporta tra le varie cose anche una variante al Piano di Governo del Territorio, non ci sia stato dibattito pubblico.
La scheda di procedimento, d'altra parte, è chiara: “Sono previsti forum pubblici, workshop, tavoli aperti al pubblico o simili? NO”, si legge.
Come e quando nasce la vicenda
Tutto ha inizio con una richiesta presentata dall'azienda alla fine del 2023 e con l'avvio delle procedure tecniche e amministrative nel 2024.
Nel verbale di deliberazione della Giunta comunale di Spinadesco n. 66 del 30 ottobre 2024 con oggetto “avvio del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) e di Valutazione di Incidenza (V.I.C.) relativa alla variante al Pgt (...) promossa dalla ditta Acciaieria Arvedi S.p.a.”, è infatti riportato che “il sig. Calcinoni Maurizio, in qualità di Legale Rappresentante della Acciaieria Arvedi spa, con sede amministrativa in Via Acquaviva n. 18 a Cremona, ha presentato allo Sportello Unico delle Imprese del Comune di Pizzighettone e Associati in data 29.11.2023, prot. 30680/29.11.2023 e al Comune di Spinadesco in data 07.12.2023, (...) “Richiesta di rilascio di Permesso di Costruire in Variante al vigente strumento urbanistico comunale per la realizzazione di nuovo fabbricato a copertura parco rottami e prolungamento di barriera acustica” sui terreni di proprietà (...) del Comune di Spinadesco”.
Ambito riservato ad interventi di forestazione
L’area oggetto di progetto in variante, precisa il verbale di giunta, “è individuata nello strumento urbanistico vigente - P.G.T. - come Ambito Riservato ad Interventi di Forestazione – E6”.
A questo proposito, “Il Piano di Governo del Territorio indica i terreni che, naturalmente predisposti, sono già interessati da interventi di forestazione o che a tale destinazione è bene che vengano riservati. Tali terreni sono inedificabili. Gli interventi di forestazione e di governo della vegetazione esistente devono essere preordinati alla salvaguardia ed all’incremento della vegetazione esistente, nonché essere preventivamente autorizzati dalle autorità competenti. L’equipaggiamento verde (alberi, cespugli e siepi) dovrà essere eseguito con essenze non infestanti e tipiche della zona. Le essenze saranno, di preferenza, scelte tra le seguenti: ...omissis..... ... La sistemazione dei luoghi dovrà essere preventivamente progettata da tecnici qualificati ed esperti del settore. Il relativo elaborato dovrà essere accompagnato da un programma di manutenzione”.
Inoltre, “la richiesta di Permesso di Costruire in Variante al PGT comporterà per l’Amministrazione Comunale oneri e spese (meramente a titolo esplicativo ma non esaustivo: oneri di istruttoria, oneri di pubblicità, oneri per acquisizione pareri, ecc..)”. A questo scopo la giunta dispone “che una somma stimata in € 9.000,00 debba essere depositata quale anticipo delle spese derivanti dalla procedura di variante e di Valutazione Ambientale Strategica”.
Infine, considerato che “la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) relativa al Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) e sue varianti è un procedimento che comprende l'elaborazione di un rapporto di impatto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del rapporto ambientale e dei risultati delle consultazioni, la formulazione del parere motivato e la messa a disposizione delle informazioni sulla decisione e costituisce parte integrante del procedimento di adozione ed approvazione del Piano di Governo del Territorio”, la giunta delibera di “procedere all'avvio del procedimento relativo alla Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) e Valutazione di Incidenza (V.I.C.), pubblicando il relativo avviso sul sito web del Comune, all'Albo Pretorio on-line e sul sito regionale SIVAS”.
I possibili effetti ambientali
Nell'ambito della Valutazione sono emersi diversi “possibili effetti ambientali” conseguenti ai lavori per l'ampliamento del parco rottami. Su questo fronte entreremo nel dettaglio con la seconda parte dell'inchiesta.
Federico Centenari e Marco Degli Angeli
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